Biden vuole perdonare gli ex soldati condannati per omosessualità

Biden vuole perdonare gli ex soldati condannati per omosessualità
Biden vuole perdonare gli ex soldati condannati per omosessualità
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Il presidente americano vuole “riparare un torto storico” rivisitando l’articolo 125 del codice di giustizia militare. Quest’ultimo ha reso il sesso omosessuale un crimine punibile dalla corte marziale.

Joe Biden lo ha annunciato mercoledì “giusto, un errore storico” aprendo la possibilità di grazia agli ex militari condannati sulla base di un articolo del codice di giustizia militare che da decenni reprime l’omosessualità nell’esercito americano.

“Nonostante il loro coraggio e sacrificio, migliaia di soldati LGBT+ erano esclusi dall’esercito a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. Alcuni di questi patrioti furono mandati davanti alla corte marziale e portarono per decenni il peso di questa pesante ingiustizia., ha dichiarato il presidente americano in un comunicato stampa. Ha aggiunto che ha voluto, attraverso questo gesto, “garantire che la cultura delle nostre forze armate rifletta i valori che ci rendono una nazione eccezionale”.

Ripristinare il danno subito

Un alto funzionario americano ha stimato in un’intervista alla stampa che migliaia di persone potrebbero essere ammissibili. La decisione di Joe Biden riguarda specificamente l’articolo 125 del codice di giustizia militare, risalente al 1951 e che il Congresso ha reso obsoleto nel 2013. Questo testo rendeva la sodomia tra adulti consenzienti un crimine punibile dalla corte marziale. Gli ex militari interessati dovranno prendere l’iniziativa di richiedere la grazia presidenziale, che non sarà automatica. Al di là dell’aspetto simbolico, queste persone potranno vedere modificati i loro documenti militari e così ripristinare il diritto ad alcuni benefici di cui sono stati privati.

Le persone LGBT+ furono completamente escluse dall’esercito negli Stati Uniti fino al 1994, quando entrò in vigore il governo dell’ «Non chiedere, non dire» (“Non chiedere nulla, non dire nulla”) è entrato in vigore. Questa regola, revocata nel 2011, imponeva alle persone LGBT+ di rimanere in silenzio riguardo al proprio orientamento sessuale se volevano rimanere nell’esercito. Nel 2023, il Dipartimento della Difesa ha lanciato un’iniziativa per identificare gli ex membri del servizio dimessi dall’esercito in base a questa regola «Non chiedere, non dire» e che pertanto hanno subito perdite economiche o hanno incontrato ostacoli nella ricerca del lavoro.

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