Lo ha ripetuto durante tutta la campagna presidenziale americana: Donald Trump è convinto che i democratici abbiano utilizzato il sistema giudiziario per manipolare i risultati elettorali. In questo spirito, e non appena la vittoria sarà confermata, i suoi avvocati chiedono l'”archiviazione immediata” del caso contro il procuratore di Manhattan Alvin Bragg, legato a presunti pagamenti effettuati a Stormy Daniels, star del cinema per adulti, nel 2016 per insabbiare scandali sessuali che potrebbero danneggiare la sua campagna.
In una lettera indirizzata al giudice Juan Merchan, distribuita da Fox NotizieTodd Blanche, avvocato di Donald Trump, afferma: “Il 5 novembre il popolo ha emesso un mandato che prevale sulle motivazioni politiche dell'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan. Questa faccenda deve essere immediatamente cancellata. » L'elezione di Trump, secondo i suoi avvocati, invaliderebbe ogni legittimità di questa procedura.
La questione dell’immunità presidenziale
Gli avvocati di Trump sostengono che questa procedura viola il principio dell'immunità presidenziale e, per farlo, si affidano alla giurisprudenza della Corte Suprema risalente al 1982. In questo caso, la Corte ha stabilito che l'ex presidente americano Richard Nixon non poteva essere perseguito civilmente per le sue decisioni effettuato durante il suo mandato. Estendono tale interpretazione per includere gli atti elettorali, sostenendo che Trump dovrebbe essere protetto dai procedimenti giudiziari, anche per azioni precedenti alla sua presidenza.
Questa lettura della legge è tuttavia contestata. I pagamenti nascosti legati a Stormy Daniels riguardano presunti atti compiuti prima del mandato di Trump e in un contesto personale, il che li escluderebbe dall'ambito dell'immunità presidenziale.
Perseguire questo caso sarebbe “profondamente destabilizzante” per il Paese
In attesa della decisione sulla loro richiesta di annullamento, gli avvocati di Trump hanno anche chiesto l'immediata sospensione del procedimento contro il loro cliente. Todd Blanche ha chiesto al giudice di consentire la presentazione di una mozione formale entro il 20 dicembre 2024 e di sospendere tutte le scadenze del tribunale. Secondo lui, perseguire questo caso sarebbe “profondamente destabilizzante” per il funzionamento del governo e della nazione, sia a livello nazionale che internazionale.
In risposta, pur restando fermamente contrario all'annullamento, Alvin Bragg ha chiesto un rinvio del caso fino al 2029, anno in cui scade il mandato di Donald Trump. Si è tuttavia dichiarato disposto ad esaminare gli argomenti avanzati dalla difesa. Nel frattempo, il giudice Merchan ha temporaneamente sospeso le scadenze del tribunale, inclusa la data della sentenza originariamente fissata per il 26 novembre 2024, per consentire al 47esimo presidente degli Stati Uniti di entrare in carica.