Ti piace la scienza?
Teme che Trump abbia nominato capo della Sanità un noto teorico della cospirazione (Robert Kennedy Jr.)?
Pensi che tutte le nostre decisioni politiche e tutto ciò che insegniamo ai nostri figli dovrebbero basarsi su fatti scientificamente provati?
Giusto in tempo!
Ho uno studio eccellente per te.
Uno studio condotto da scienziati seri che lavorano in un’università seria.
SCIENZA “BUONA” E “Cattiva”.
Lo studio (condotto su 101 bambini) si chiama “Preferenze di genere dei giocattoli nei ragazzi e nelle ragazze da 9 mesi a 32 mesi”.
È stato condotto presso l’University College di Londra, considerata una delle 10 università più grandi al mondo, e i risultati sono stati pubblicati nel luglio 2016 sulla rivista scientifica Sviluppo del neonato e del bambino, la pubblicazione scientifica più importante del suo genere.
In breve, è solido.
Cosa dice questo studio?
Che quando lasci i bambini molto piccoli da soli in un asilo nido con un mucchio di giocattoli, quei bambini tendono a giocare con giocattoli associati al loro genere.
Camion per ragazzi, bambole per ragazze.
“Ci sono differenze biologiche tra ragazzi e ragazze, differenze che li spingono a scegliere un tipo di giocattolo piuttosto che un altro”, spiega il D.Rif Brenda Todd, specialista in psicologia dello sviluppo.
Sì, sì, hai letto bene: “Differenze biologiche tra i sessi”.
On.
Parolacce.
Presto, chiamate la squadra di cancellazione, gettiamo questo studio nelle fiamme dell’inferno!
È pazzesco quanto siano selettivi gli ideologi quando si tratta di scienza, vero?
Esiste una “buona scienza” che conferma ciò che pensiamo.
E la “cattiva scienza”, che va contro le nostre idee.
Questo studio, immagino, sia “cattiva scienza” per i sostenitori della teoria del genere, che credono fermamente che non vi sia alcuna differenza biologica tra i sessi e che tutte queste “pseudo-differenze” siano in realtà “costruzioni sociali”.
“DEGENDER” IL CORTILE DELLA SCUOLA
Durante la lettura Le Figaro, l’altro giorno mi sono imbattuto in un testo sconcertante.
A Strasburgo abbiamo voluto “degenderizzare” il cortile di una scuola per renderlo più “inclusivo”.
Installando sugli indumenti dei bambini dei sensori destinati a “misurare la loro posizione nello spazio” (!!!), abbiamo infatti notato, scandalo, che i ragazzi occupano l’80% dello spazio del parco giochi (perché corrono, giocano a pallone , ecc.) mentre le ragazze tendono a chiacchierare tranquillamente in un angolo.
Risultato: abbiamo deciso di “riorganizzare” la corte per “lottare contro migliaia di anni di patriarcato”!
Sì, signora!
È stata la stessa preside della scuola a dirlo!
Immagino che proibiremo anche ai ragazzi di litigare, di giocare al re della montagna, ecc.
D’ora in poi i ragazzi di questa scuola parleranno come le ragazze.
Tutto questo, ovviamente, con il pretesto dell’uguaglianza.
Dopodiché, ci chiediamo perché alcuni ragazzi diventano, invecchiando, caricature ipertrofiche di maschi alfa…
Eh!