Tra due ricordi diplomatici, Johnson non esita a condividere questi momenti in cui gli incontri con Macron rasentavano l’assurdo. Prendiamo ad esempio il giorno in cui l’ex primo ministro britannico, in quella che sembra essere un’improvvisazione, propose di costruire un collegamento stradale che collegasse i due paesi. La risposta di Macron? UN “non brusco e schietto, come se improvvisamente inorridisse all’idea di vedere tutti questi voraci britannici riversarsi su un ponte nel suo paese relativamente scarsamente popolato” scrisse Johnson, visibilmente divertito.
Vero risentimento
Ma dietro l’umorismo si nasconde un vero risentimento. Johnson è convinto che Macron volesse far pagare la Brexit al Regno Unito, in particolare sfruttando la crisi migratoria: “Mi sembrava almeno possibile che stesse sfruttando il problema. […] e consentire silenziosamente il passaggio di migranti in numero sufficiente da far impazzire il pubblico britannico e minare uno degli aspetti più importanti della Brexit: la ripresa del controllo dei nostri confini.” Il 15 settembre 2024 è stato annunciato che il numero di migranti che hanno attraversato la Manica dall’inizio dell’anno aveva superato i 24.000. Ciò rappresenta un aumento dell’1% rispetto al numero di persone che hanno effettuato la traversata nello stesso periodo nel 2023, ma in diminuzione del 20% rispetto al 2022.
L’ex primo ministro evoca ancora la rabbia del presidente francese quando la britannica AstraZeneca sviluppò uno dei primi vaccini contro il Covid-19, e si congratula per aver causato una battuta d’arresto alla Francia concludendo con Stati-Uniti e Australia un’alleanza di difesa che ha fatto deragliare un accordo multimiliardario tra Parigi e Canberra. Un’alleanza “che sarebbe stato davvero un montante per i francesi”scrive Johnson.
Uno degli altri momenti salienti di questa rivalità è senza dubbio l’episodio dell’accordo di cooperazione militare tripartito Aukus, in cui Johnson, con malcelato piacere, racconta come sia riuscito a convincere gli australiani ad abbandonare un lucroso contratto di sottomarini con la Francia, mantenendo Macron completamente in controllo. buio fino all’annuncio ufficiale. “Erano tutti impazziti a Parigi“, esulta. Ciò porterebbe Emmanuel Macron a “butta i giocattoli fuori dal passeggino e mangia il tappeto”aggiunge, in francese nel testo. Ricordiamo che nel 2016 la società francese Naval Group – allora DCNS – è stata scelta da Canberra per la fornitura di dodici sottomarini a propulsione convenzionale per un contratto stimato in 90 miliardi di dollari australiani (circa 56 miliardi di euro).
Nonostante questo episodio, Johnson scrive che lui e Macron”aveva buoni rapporti personali“, ma che quest’ultimo”intendeva davvero questo quando ha detto che la Gran Bretagna post-Brexit dovrebbe essere punita“. “Su certi argomenti temo di sospettarlo di una vera scocciatura”dice.
Da quando ha lasciato Downing Street nell’estate del 2022, Boris Johnson ha notevolmente cambiato carriera per diventare editorialista di tabloid Il DailyMail, ricevendo per le sue conferenze diverse decine di migliaia di euro.