l’ONU stima che il nord della Striscia di Gaza sia sull’orlo della carestia

l’ONU stima che il nord della Striscia di Gaza sia sull’orlo della carestia
l’ONU stima che il nord della Striscia di Gaza sia sull’orlo della carestia
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Un rapporto delle Nazioni Unite, pubblicato sabato 9 novembre, mette in guardia dalla situazione “catastrofica” a Gaza. “La soglia della carestia potrebbe essere già stata superata o lo sarà nel prossimo futuro”, stima questo rapporto.

La carestia minaccia il nord della Striscia di Gaza, in un contesto di intensificazione delle operazioni dell’esercito israeliano e di una cessazione quasi totale degli aiuti alimentari, avverte un rapporto delle Nazioni Unite questo sabato 9 novembre.

Questo rapporto dell'Integrated Food Security Classification Framework (IPC) avverte di “un'imminente e sostanziale probabilità di carestia, a causa del rapido deterioramento della situazione nella Striscia di Gaza”.

“La soglia della carestia potrebbe essere già stata superata o lo sarà nel prossimo futuro”, stima questo rapporto.

Il 17 ottobre, un precedente rapporto dell’IPC, frutto del lavoro esperto di ONG e agenzie delle Nazioni Unite, inclusa quella per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) con sede a Roma, stimava che circa 345.000 abitanti di Gaza avrebbero dovuto affrontare la fame a un livello “catastrofico” tra novembre e novembre. e aprile 2025, ovvero il 16% della popolazione.

Questa valutazione corrisponde al livello più alto del Quadro integrato di classificazione della sicurezza alimentare, livello 5 (3: crisi, 4: emergenza, 5: disastro).

Intensificazione degli attacchi israeliani

Tuttavia, da allora, la situazione nel nord della Striscia di Gaza è peggiorata con il collasso dei sistemi alimentari, il calo degli aiuti umanitari e una situazione critica in termini di acqua e servizi igienico-sanitari, sottolinea il rapporto.

“Possiamo quindi stimare che la fame, la malnutrizione e l’eccesso di mortalità dovuto alla malnutrizione e alle malattie siano in rapido aumento”, afferma.

Il mese scorso le forze israeliane hanno lanciato un'operazione su larga scala e ad alta intensità nel nord della Striscia di Gaza, affermando di voler impedire al movimento islamico Hamas, dietro l'attacco del 7 ottobre, di riformare le unità combattenti.

Secondo il rapporto, il numero di spedizioni di aiuti consentite nella Striscia di Gaza è ora al livello più basso dall’ottobre 2023.

Mentre l’accesso al cibo continua a peggiorare, i prezzi sul mercato nero aumentano vertiginosamente: secondo il rapporto, il gas è aumentato del 2.612%, la benzina del 1.315% e la legna del 250%.

“Accanto ai prezzi estremamente alti dei beni di prima necessità, che continuano a salire, sono crollati i mezzi di sussistenza che ci permettono di acquistare o barattare cibo e altri beni di prima necessità”, sottolinea.

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