Conflitto in Medio Oriente
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I media libanesi hanno diffuso ieri il video del rapimento di un capitano civile della marina a Batroun, nel nord del Paese. Una prima volta dall’inizio della guerra tra Israele e Hezbollah.
È stato un atto di guerra senza precedenti quello che ha scosso la città costiera di Batroun in Libano, una città cristiana nota per le sue pensioni di lusso e le sue spiagge ricreative. Mentre i bombardamenti risparmiano questa località balneare dall'ottobre 2023, l'esercito israeliano ha rivendicato sabato sera il rapimento di un libanese, avvenuto venerdì 1° novembre. Il caso ha cominciato a prendere slancio sabato, quando il giornalista libanese Hasan Illaik ha condiviso sul social network X un video di sorveglianza che mostrava uno squadrone armato che rapiva un uomo durante un'operazione notturna.
“Operazione pianificata da tempo”
L'uomo trascinato con la forza è Imad Amhaz, capitano di una barca che studiava al Lebanese Marine Institute di Batroun (Marsati), un'organizzazione privata rinomata nella regione. Le immagini della videosorveglianza permettono di identificare il percorso che segue, a nord di Batroun, che porta ad una baia dove potrebbe essere avvenuta la sua esfiltrazione dal Libano. La scomparsa di questo padre di tre figli, originario di Baalbek (nord-est), è stata denunciata dalla moglie alle autorità libanesi. Secondo diverse fonti vicine alla vicenda, l'operazione è durata quattro minuti e ha mobilitato una ventina di soldati. I vicini avrebbero assistito al rapimento ma inizialmente credevano si trattasse di un raid dell'esercito libanese per traffico di droga, sostenendo che uno dei soldati a capo dello squadrone stava parlando in tono “un perfetto arabo libanese”. Alcuni testimoni sostengono che Imad
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