NELLE IMMAGINI – I due principali candidati al ballottaggio del 5 novembre sono impegnati in una vera e propria battaglia comunicativa. Un'arte in cui l'ex presidente degli Stati Uniti è un maestro.
Se ne restasse solo uno, l’immagine della campagna per le elezioni presidenziali americane del 2024 sarebbe questa: Donald Trump, sopravvissuto a un tentativo di omicidio, con il pugno chiuso alzato, il volto macchiato da una riga di sangue, un orecchio insanguinato, circondato da membri dei servizi segreti, sul palco di uno dei suoi incontri, a Butler (Pennsylvania).
Era il 13 luglio, meno di quattro mesi prima di un voto i cui risultati si preannunciano estremamente equilibrati. Il repubblicano e il suo avversario democratico sono testa a testa nei sondaggi: lo dice l'aggregatore di sondaggi Figaroil democratico è appena sopra l'ex magnate immobiliare: 49% contro 48%. Nel corso della campagna, le curve a livello nazionale si sono solo inasprite. Proprio come nei sette stati chiave (Pennsylvania, Georgia, North Carolina, Michigan, Arizona, Wisconsin e Nevada) dove i rivali sono impegnati in una feroce battaglia.
Trump il netturbino, Trump il compagno di squadra di McDonald's
E per convincere i due principali candidati stanno conducendo una vera e propria guerra comunicativa. In cui Donald Trump è maestro. Recentemente (30 ottobre), nel Wisconsin, il 45° presidente degli Stati Uniti si è trasformato seriamente nell'autista di un camion della spazzatura a bordo del quale teneva, in una casula arancione bordata di giallo, una conferenza stampa. Il giorno prima, Joe Biden sembrava qualificare gli elettori trumpisti… “spazzatura”. Prima di addurre un malinteso. Niente aiuta: le immagini del repubblicano sono finite in prima pagina sulla stampa internazionale.
Proprio come quelle, qualche giorno prima, in cui si era messo in scena in un McDonald's in Pennsylvania. Ancora una volta, nulla è gratuito. Tutto è politico. Se Donald Trump ha indossato la divisa dei membri della squadra della catena di fast food americana, diventata argomento elettorale, è solo con l'obiettivo di denunciare, secondo lui, una menzogna di Kamala Harris. Donald Trump infatti l'accusa di aver mentito riguardo ad un lavoro estivo che lei propone nella sua campagna senza fornire prove formali.
Tuttavia, il repubblicano ha ritenuto opportuno dichiarare dopo aver servito alcuni clienti (anche se al suo arrivo il locale era chiuso): “Ho lavorato 15 minuti in più di Kamala.”
Kamala Harris, una campagna meno fragorosa
Da parte sua, l’ex procuratore generale della California ha optato per una campagna meno fragorosa. Ma ha potuto contare su un forte sostegno. Tra questi: l'ex presidente Barack Obama, salito più volte sul palco per sostenere il vicepresidente. Con la missione particolare di mobilitare parte dell’elettorato afroamericano, corteggiato da Donald Trump e deluso dal record economico della presidenza Biden, che rischia di allontanarsi dal Partito Democratico.
Kamala Harris ha potuto finalmente contare su tante celebrità: la cantante Beyoncé, l'attrice Jennifer Lopez, i rapper Eminem e Cardi B e perfino Bruce Springsteen.