Un chiaroveggente e una protagonista bulgara al centro della vicenda Caritas

Un chiaroveggente e una protagonista bulgara al centro della vicenda Caritas
Un chiaroveggente e una protagonista bulgara al centro della vicenda Caritas
-

Il direttore finanziario della Caritas è caduto in una trappola? La persona responsabile, posta sotto controllo giudiziario nella sua abitazione in Belgio, sarebbe stata manipolata, secondo le informazioni di Reporter.lu. In un comunicato stampa del 9 ottobre, la Procura lussemburghese ha annunciato che “l’indagine giudiziaria continua a privilegiare la pista della ‘frode al presidente’ come modalità operativa per azioni fraudolente”.

Questa pista è confermata anche dalle rivelazioni dei nostri colleghi. Secondo i media investigativi online, “i criminali di origine bulgara avrebbero abusato della fragilità psicologica del direttore finanziario della fondazione e avrebbero approfittato della debolezza della governance dell’organizzazione per succhiare 61 milioni di euro in cinque mesi”.

“Un modus operandi machiavellico”

Questi truffatori si sono spacciati per il direttore generale Marc Crochet per effettuare un presunto investimento. Il direttore finanziario avrebbe seguito queste istruzioni solo via email. Secondo una fonte vicina alla vicenda citata da Reporterquesta modalità di comunicazione non sorprende. Gli scambi con il vero direttore generale avvenivano principalmente via e-mail.

Reporter.lu solleva il velo su un “modus operandi machiavellico” portato alla luce dall’inchiesta giudiziaria. Questo scandalo finanziario sarebbe nato dalla disperazione del direttore finanziario che “consultò il sito di un chiaroveggente che operava in Belgio dalla Spagna”. “Confida al suo interlocutore i segreti della sua vita intima e familiare e parla dei suoi problemi professionali, delle debolezze dell’organizzazione, del suo carico mentale”.

Il denaro sottratto è stato pagato soprattutto in Cina

La Procura ha annunciato la settimana scorsa che l’indagine aveva permesso di identificare “più di 8.200 transazioni, effettuate in intervalli molto brevi, su centinaia di conti aperti in una moltitudine di Stati in tutto il mondo”. Secondo Giornalista, «Questi fondi erano localizzati principalmente in Cina (25 milioni), Hong Kong (10 milioni) e Lituania (8 milioni).” È possibile recuperare questi soldi? La Procura non si è mostrata molto ottimista al riguardo nel comunicato stampa del 9 ottobre: ​​”Per il momento non è possibile stabilire con certezza se una parte dei fondi sottratti sia recuperabile o meno”.

Ricordiamo che la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta contro due banche per capire come mai questi istituti bancari non furono allertati quando nel giro di pochi mesi furono trasferiti 61 milioni di euro dalla Caritas su conti spagnoli.

Dal 1° ottobre la nuova struttura HUT ha rilevato la maggior parte delle attività caritative della Caritas. Sul piano politico, la Camera dei Deputati ha deciso di istituire una commissione speciale sul caso Caritas. In una recente intervista, il Granduca Henri ha dichiarato di essere “estremamente scioccato dal fatto che uno scandalo simile possa verificarsi qui in Lussemburgo”.

World

-

PREV L’ex presidente del CICR Jakob Kellenberger festeggia il suo 80esimo compleanno
NEXT Asilo e migrazione: un neonato muore in un naufragio nel Canale della Manica