Teheran sarebbe pronta a negoziare con Parigi per un cessate il fuoco in Libano

Teheran sarebbe pronta a negoziare con Parigi per un cessate il fuoco in Libano
Teheran sarebbe pronta a negoziare con Parigi per un cessate il fuoco in Libano
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Il presidente del parlamento iraniano, Mohammad Ghalibaf, ha lasciato intendere, in un’intervista trasmessa giovedì da Le Figaro, che Teheran sarebbe pronta a negoziare con Parigi l’applicazione della risoluzione 1701 dell’ONU, secondo la quale solo l’esercito libanese può essere schierato nel sud del Libano.

Secondo il quotidiano francese, Ghalibaf vuole un cessate il fuoco il più presto possibile nel sud del Libano. Per raggiungere questo obiettivo, il Presidente del Parlamento afferma che il suo Paese sarebbe pronto a negoziare concretamente le misure di attuazione della 1701 con la Francia, che fungerebbe da Paese mediatore tra Hezbollah e Israele.

La risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, adottata nell’agosto 2006, mira a porre fine alle ostilità tra Israele e Hezbollah in Libano, rafforzando la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) e chiedendo il disarmo dei gruppi armati esterni alle forze libanesi.

Mohammad Ghalibaf ha anche difeso gli attacchi iraniani con missili balistici contro Israele il 1° ottobre. Quel giorno, Teheran ha lanciato più di 180 missili balistici contro Israele, in particolare in risposta all’assassinio, il 27 settembre, di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, e a quello del 31 luglio di Ismaïl Haniyé, leader politico di Hamas.

“La storia ci ha insegnato che il regime sionista comprende solo il linguaggio della forza. Ha attaccato la nostra rappresentanza diplomatica in Siria, martirizzando diversi alti funzionari iraniani. Nonostante la nostra risposta del 13 aprile 2024, lo ha fatto di nuovo, assassinando, in pieno Teheran, il leader di Hamas Ismaïl Haniyé, mentre era nostro ospite in una cerimonia ufficiale. Se non rispondessimo, questo regime sionista continuerebbe ad attaccarci! “, ha sottolineato.

Il 13 aprile, in risposta a un attacco mortale attribuito a Israele contro il consolato iraniano a Damasco, l’Iran ha lanciato circa 350 droni e missili esplosivi verso Israele, il primo attacco diretto di questo tipo, soprannominato “La maggior parte dei missili”. sono stati intercettati da Israele con l’aiuto di paesi stranieri, soprattutto degli Stati Uniti.

Lo ricordiamo, prima di recarsi a Ginevra, da dove ha rilasciato la sua intervista a Le Figaro, il presidente del parlamento iraniano è arrivato sabato scorso a Beirut pilotando lui stesso l’aereo atterrato all’aeroporto di Beirut. Ha poi incontrato diversi funzionari libanesi tra cui il primo ministro uscente Nagib Mikati e il presidente della Camera, Nabih Berry.

Il presidente del parlamento iraniano, Mohammad Ghalibaf, ha lasciato intendere, in un’intervista trasmessa giovedì da Le Figaro, che Teheran sarebbe pronta a negoziare con Parigi l’applicazione della risoluzione 1701 dell’Onu, che prevede che solo l’esercito libanese possa essere schierato nel Libano del Sud. Secondo il quotidiano francese, Ghalibaf vuole un cessate il fuoco il più presto possibile in…


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