Il Marocco sale al 48esimo posto nell’Indice Globale della Fame | APAnews

Il Marocco sale al 48esimo posto nell’Indice Globale della Fame | APAnews
Il Marocco sale al 48esimo posto nell’Indice Globale della Fame | APAnews
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L’aumento dell’indice della fame in Marocco è legato alle politiche agricole del Paese e alle strategie di sviluppo volte a migliorare la produzione e la distribuzione del cibo.

Il Marocco ha compiuto notevoli progressi nei suoi sforzi per combattere la fame, classificandosi ora al 48° posto su 127 paesi nell’Indice Globale della Fame (GHI) 2024, pubblicato dall’organizzazione tedesca Welt Hunger Hilfe.

Questo miglioramento riflette l’impegno del Paese nei confronti della sicurezza alimentare, ma la situazione globale rimane critica, con molte regioni che ancora faticano a compiere progressi significativi.

Il rapporto GHI rivela che 42 paesi si trovano ad affrontare livelli di fame “gravi” o “allarmanti”, mentre gli sforzi globali complessivi per ridurre la fame sono stagnanti dal 2016.

Nonostante i progressi del Marocco, il rapporto avverte che più della metà dei paesi analizzati non sono sulla buona strada per raggiungere bassi livelli di fame entro il 2030. Ai ritmi attuali, il mondo potrebbe non raggiungere l’obiettivo Fame Zero delle Nazioni Unite prima del 2160.

L’aumento dell’indice del Marocco è legato alle politiche agricole del Paese e alle strategie di sviluppo volte a migliorare la produzione e la distribuzione alimentare.

Iniziative come il Piano Marocco Verde e il programma Green Generation si sono concentrate sulla modernizzazione dell’agricoltura, sul miglioramento dello sviluppo rurale e sulla promozione della sostenibilità.

Questi sforzi, combinati con una migliore gestione delle risorse idriche, hanno contribuito ai progressi del Paese nella riduzione della fame.

Il rapporto evidenzia, tuttavia, che la sicurezza alimentare globale rimane fragile. I conflitti armati, in particolare a Gaza, hanno esacerbato la crisi alimentare e molte regioni stanno sperimentando un peggioramento dell’insicurezza alimentare.

A Gaza, quasi l’intera popolazione si trova ad affrontare una grave carenza alimentare, segnando la crisi alimentare più significativa degli ultimi 20 anni.

In Africa, 20 paesi sono tra quelli che si trovano ad affrontare le crisi alimentari più gravi, con Burundi e Sud Sudan che registrano alcuni dei livelli più alti.

In queste regioni, i conflitti e gli impatti climatici come siccità e inondazioni hanno peggiorato la situazione, contribuendo a una diffusa malnutrizione e carenza di cibo.

Anche paesi come Somalia, Ciad e Madagascar si trovano ad affrontare sfide simili, poiché i ricorrenti shock climatici mettono ulteriormente a dura prova i sistemi alimentari.

Sebbene il Marocco abbia compiuto progressi, il continente africano nel suo complesso continua a lottare contro l’insicurezza alimentare sistemica, guidata da una combinazione di conflitti, instabilità economica e cambiamento climatico.

RT/te/Sf/APA

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