Il rettore dell’ULB denuncia le pressioni per vietare la visita di un ex ambasciatore israeliano

Il rettore dell’ULB denuncia le pressioni per vietare la visita di un ex ambasciatore israeliano
Il rettore dell’ULB denuncia le pressioni per vietare la visita di un ex ambasciatore israeliano
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Ll rettore della Libera Università di Bruxelles (ULB), Annemie Schaus, ha reagito in un post su LinkedIn alle pressioni dei manifestanti filo-palestinesi che volevano vietare la visita al campus di Elie Barnavi, intellettuale ed ex ambasciatore israeliano in Francia.

“Quindi lo dico senza mezzi termini: non cederò a intimidazioni, pressioni o minacce. Su mio invito, Elie Barnavi sarà presente all’Università il 3 giugno, insieme a coloro che cercano, per quanto possono, di resistere alla spirale di odio in cui alcuni cercano di trascinarci”, ha scritto nel suo post su LinkedIn.

Martedì, manifestanti filo-palestinesi si sono spostati in un edificio nel campus dell’ULB Solbosch per denunciare “il genocidio in corso a Gaza” e per chiedere maggiore “trasparenza riguardo a qualsiasi legame di collaborazione che l’università mantiene con Israele, così come l’immediata cancellazione del visita dell’ex ambasciatore israeliano (in Francia, ndr) – invitato dal rettore dell’ULB, Annemie Schaus – al nostro campus durante una conferenza il 3 giugno.” .

L’ULB ha annunciato che presenterà una denuncia in seguito alla violenza avvenuta martedì sera contro una guardia di sicurezza e uno studente nel contesto dell’occupazione da parte degli studenti di un edificio nel campus di Solbosch, ha detto mercoledì a Belga l’amministrazione universitaria.

Annemie Schaus ha ricordato che queste azioni non sono state annunciate né autorizzate, ma che l’ULB rispetta la libertà di manifestazione “e di preoccupazione di questi giovani”, senza tollerare gli eccessi di violenza.

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