La ragazza di 14 anni è stata portata in un parco a Courtrai, in Belgio, dal suo “fidanzato” per essere “prestata” ad altri nove ragazzi, che l’hanno aggredita sessualmente.
Il Belgio è sotto shock. Una ragazza di 14 anni è stata vittima di un ragazzo della sua età che ha abusato dei suoi sentimenti nei suoi confronti per “favorire” i suoi amici. Durante le vacanze di Pasqua, tra il 2 e il 6 aprile, il giovane ha portato la fidanzata in un bosco a Courtrai, nelle Fiandre occidentali. Lì li aspettavano nove suoi amici, dagli 11 ai 16 anni, come riferiscono il “Nieuwsblad” e il “Brussels Times”.
Per due giorni, almeno cinque ragazzi hanno violentato a turno l’adolescente in un cespuglio mentre il più giovane degli adolescenti, di 11 anni, si comportava in modo allegro e gli altri filmavano le aggressioni sessuali. Immagini che hanno poi condiviso, inviato ad altri amici e postate sui social network, in particolare su Snapchat. Nel frattempo, il suo fidanzato – che la stampa belga descrive come un “ragazzo innamorato” – ha deliberatamente permesso che l’adolescente venisse maltrattata dai suoi amici.
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La giovane non ha potuto dirlo subito alla famiglia o alla polizia, ma dopo la sua dichiarazione, il 25 aprile, i dieci ragazzi sono stati arrestati.
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Storie contrastanti
Tutti i sospettati sono stati intervistati simultaneamente e separatamente, in modo che gli investigatori potessero confrontare tutte le loro dichiarazioni. Ma ci sono molte contraddizioni nelle dichiarazioni e diversi principali sospettati forniscono versioni diverse. Si incolpano a vicenda e minimizzano le proprie azioni. Tuttavia, secondo diverse fonti, nessun membro del gruppo ha esortato i propri amici a fermare gli abusi.
Una situazione che mette i loro avvocati in una posizione scomoda. “Non ho mai sperimentato una cosa del genere nella mia carriera”, ha confidato uno di loro alla stampa belga. Questi sono fatti orribili. E i sospettati sono molto giovani. Non solo il giudice minorile, ma la società nel suo insieme deve chiedersi come combatteremo questi casi. »
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Quattro indagati in custodia cautelare
Mercoledì 8 maggio diversi sospettati sono stati processati presso il tribunale dei minorenni, compreso il fidanzato della vittima. Come altri tre sospettati, è stato posto in custodia cautelare. Il suo legale però assicura che i fatti non sono accaduti così come li descrivono la stampa e i magistrati.
“È traumatico anche per lui”, assicura riguardo al suo cliente. Ed è molto difficile anche per i suoi genitori, persone benestanti che hanno cercato di dare una buona educazione al figlio. Non capiscono come sia potuto succedere. »
I quattro sospettati di età compresa tra 11 e 14 anni erano soggetti a “misure di protezione”, che potevano applicarsi fino al compimento dei 21 anni.
