Nell’Ucraina orientale, l’esercito russo guadagna ogni giorno terreno sul fronte, preparandosi a lanciare un grande assalto a ciò che resta del Donbass ucraino. A Kiev cresce la preoccupazione perché, ancora una volta, gli aiuti occidentali in armi e munizioni non arrivano in tempo.
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Pubblicato il 05/08/2024 alle 15:53
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IOCombatte come un leone nelle sue terre natali. Egor Firsov, 35 anni, è stato deputato al parlamento ucraino fino al 2022, originario di Donetsk, città annessa alla Russia. D’ora in poi sarà un combattente paramedico all’interno della Difesa Territoriale, in una brigata che quest’inverno ha subito lo shock della battaglia di Avdiivka, una città completamente distrutta e poi perduta dall’Ucraina, luoghi dove Egor camminava ancora da adolescente. Alla fine dell’inverno, l’unità di Egor Firsov non sparava più proiettili di artiglieria, perché non ne aveva più, così il giovane politico diventato soldato, e i suoi compagni, ora distrussero dozzine di carri armati russi con semplici droni FPV acquistati su internet, e caricarono con esplosivi.
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