La polizia interviene all’Università della Sorbona di Parigi

La polizia interviene all’Università della Sorbona di Parigi
La polizia interviene all’Università della Sorbona di Parigi
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La polizia è intervenuta martedì presso la prestigiosa Università della Sorbona a Parigi per porre fine a un’occupazione da parte di attivisti filo-palestinesi, facendo eco ai messaggi di fermezza del governo francese.

Meno di 24 ore dopo che il primo ministro Gabriel Attal aveva ricordato che “non ci sarebbe mai stato un diritto al blocco” nelle università francesi, la polizia è entrata alla Sorbona per evacuare i manifestanti filo-palestinesi che occupavano per due ore un anfiteatro, in “solidarietà” con Gaza, ha osservato un giornalista dell’AFP.

Gli attivisti, circa un centinaio, sono stati portati lentamente in una strada laterale dell’università, talvolta trasportati a debita distanza dagli agenti. La questura ha segnalato 39 arresti.

Nelle vicinanze, tenuti a debita distanza da un cordone di polizia, decine di manifestanti gridavano “La Palestina vivrà, la Palestina vincerà”.

Dopo una precedente occupazione, il 29 aprile, da parte di una cinquantina di manifestanti all’interno della Sorbona, la polizia era già intervenuta, su richiesta del Primo Ministro.

Con questa nuova azione, gli attivisti, che hanno cantato “Rafah, Rafah, noi siamo con voi”, hanno voluto “fare pressione” sui governi mentre l’esercito israeliano ha schierato martedì carri armati a Rafah e ha preso il controllo del valico di frontiera con l’Egitto, nel sud della Striscia di Gaza, impedendo l’accesso degli aiuti umanitari al territorio palestinese assediato.

Facendo eco alla mobilitazione nei campus americani, nelle ultime settimane si sono svolte diverse azioni in Francia, soprattutto attorno ai siti di Sciences Po. Senza spargere la voce, questa mobilitazione sta accendendo il dibattito politico nel bel mezzo della campagna europea.

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