Uno sguardo ai momenti salienti delle ultime 24 ore:
– Almeno 15 persone sono state uccise questo sabato nei raid israeliani in tre villaggi a nord e a sud di Beirut, fuori dalle roccaforti filo-iraniane di Hezbollah, riferisce il Ministero della Sanità libanese.
– La Forza ad interim delle Nazioni Unite dispiegata nel sud del Libano (UNIFIL) ha avvertito sabato di un conflitto regionale “catastrofico”, mentre l’esercito israeliano combatte contro Hezbollah libanese e Hamas palestinese, alleati dell’Iran.
– Sabato l’esercito israeliano ha ordinato ai residenti del Libano meridionale di “non tornare” alle loro case, sottolineando che le sue truppe continuano a confrontarsi con i combattenti del movimento islamico libanese Hezbollah in questa regione.
– L’esercito israeliano ha annunciato che gli Hezbollah libanesi hanno lanciato circa 320 proiettili dal Libano verso Israele durante lo Yom Kippur, il giorno più sacro dell’ebraismo, da venerdì sera al tramonto fino a sabato.
– Almeno 40 paesi hanno dato il loro “pieno” sostegno questo sabato alla Forza ad interim delle Nazioni Unite dispiegata nel sud del Libano (UNIFIL) e li hanno esortati a proteggere i Caschi Blu, cinque dei quali sono rimasti feriti in 48 ore.
– Emmanuel Macron ha parlato telefonicamente questo sabato con Nabih Berri, presidente della Camera dei deputati libanese. “In Libano deve essere attuato immediatamente un cessate il fuoco”, ha dichiarato il capo dello Stato, che allo stesso tempo esorta “Hezbollah a fermare immediatamente gli attacchi contro Israele”. Nel corso di questa intervista, Emmanuel Macron ha anche invitato i libanesi a “unirsi per l’unità e la stabilità del Paese”, invitando tutte le parti ad “affrontare insieme questa nuova prova”, ha affermato l’Eliseo in un comunicato stampa.
