Le forze israeliane hanno scoperto sofisticate infrastrutture militari di Hezbollah nelle immediate vicinanze del confine settentrionale di Israele. Il battaglione 890 della Brigata paracadutisti, uno dei primi ad entrare in Libano, ha scoperto prove di un’attenta preparazione per una possibile invasione del territorio israeliano. Nel villaggio di Kila, situato di fronte alla punta del “dito di Galilea”, i soldati hanno trovato centinaia di armi standard, imballate e pronte all’uso. Il tenente colonnello Yoni Hacohen, comandante del battaglione, ha detto a ynet e “Yedioth Ahronoth”: “Abbiamo trovato il quartier generale attrezzato per gestire ciò che avevano pianificato, con mappe alle pareti, computer, sale riunioni e casseforti contenenti i loro documenti riservati”.
Tra le scoperte più allarmanti ci sono veicoli fuoristrada dotati di mitragliatrici pesanti, pronti per essere utilizzati in un’incursione in Galilea. Questi veicoli erano nascosti in garage nascosti, pieni di carburante e carichi di uniformi da combattimento, armi personali e attrezzature mediche accuratamente confezionate.
Il tenente Messi Bitau, caposquadra, ha condiviso la sua esperienza: “È un grande privilegio essere un combattente quest’anno e operare su due fronti. La sensazione di scalare di notte, dopo aver attraversato la barriera e aver visto le luci di Metula dietro di me – qualcosa che un soldato non faceva da 18 anni.”
I soldati scoprirono anche missili anticarro di diverso tipo e gittata, munizioni sufficienti per un intero battaglione, varie mitragliatrici ed esplosivi di ogni dimensione.
Tenente colonnello Hacohen ha sottolineato l’importanza di questa operazione: “Stiamo ora apportando la correzione e agendo proprio affinché non ci sia un 7 ottobre nel nord. Dobbiamo pentirci di aver chiuso un occhio, perché conoscevamo i piani di Radwan”.
