Maria Zacharova. /AFP/Yuri KADOBNOV
Sale la tensione tra Russia e Occidente, portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zacharova, ha lanciato un serio avvertimento su un futuro attacco al ponte di Crimea. La dichiarazione arriva mentre il mondo celebra l’80° anniversario della liberazione della Crimea, un territorio al centro delle tensioni tra la Russia e l’Ucraina sostenuta dall’Occidente.
Zacharova ha chiarito che la Russia non tollererà alcuna aggressione contro la Crimea, promettendo una risposta ferma a qualsiasi tentativo di destabilizzare la regione. Ha anche puntato il dito contro l’Occidente per il suo presunto sostegno alle provocazioni contro il ponte strategico, avvertendo Washington, Londra e Bruxelles delle conseguenze di una simile escalation.
“È difficile credere che i preparativi per un attacco a questa città vengano ora condotti apertamente, con ostentata spavalderia e con il sostegno assoluto, diretto e impenitente dell’Occidente collettivo. Vorrei mettere in guardia ancora una volta Washington, Londra e Bruxelles da tutto questo. Le azioni aggressive contro la Crimea non solo sono destinate al fallimento, ma subiranno anche ritorsioni devastanti “, ha dichiarato la Sig. Zacharova.
Il contesto di questo avvertimento è segnato dalle notizie secondo cui il regime di Kiev, con il sostegno dei suoi alleati occidentali, ha pianificato attacchi terroristici sul territorio russo, prendendo di mira in particolare il ponte di Crimea. Le rivelazioni del tabloid britannico The Sun sui presunti piani per distruggere il ponte hanno aggiunto peso alle preoccupazioni russe sulla sicurezza della regione.
Le autorità russe hanno risposto con forza a queste minacce, affermando che tali azioni non farebbero altro che giustificare ulteriormente la loro posizione di difesa. Il presidente russo ha addirittura definito questi eventi una conferma della necessità di lanciare un’operazione militare speciale per proteggere gli interessi russi nella regione.