Interpellanza del DP de L’Enquêteur, Soumana Idrissa Maiga: Passata la tempesta, danno alla libertà di stampa?

Interpellanza del DP de L’Enquêteur, Soumana Idrissa Maiga: Passata la tempesta, danno alla libertà di stampa?
Interpellanza del DP de L’Enquêteur, Soumana Idrissa Maiga: Passata la tempesta, danno alla libertà di stampa?
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Il direttore editoriale del quotidiano privato L’Enquêteur è stato arrestato e trattenuto nei locali della polizia giudiziaria da giovedì 25 aprile 2024, in seguito alla pubblicazione di un articolo dal titolo ”Presunta installazione di apparecchiature di ascolto da parte di agenti russi su funzionari edifici», pubblicato nel numero 3189.

Al termine dell’interrogatorio a cui è stato sottoposto, Soumana Idrissa Maiga è accusato di “aver minato la sicurezza dello Stato attraverso la presunta divulgazione di segreti della difesa nazionale attraverso la stampa”. Si tratta infatti di un articolo pubblicato dal quotidiano francese ”Figaro” utilizzato con riserva da L’Enquêteur. Non appena sui social è stata diffusa la notizia dell’arresto del direttore editoriale, sono iniziate a fioccare reazioni di condanna.

In un comunicato stampa diffuso venerdì 26 aprile, il direttore del Collettivo delle organizzazioni socioprofessionali dei media privati ​​del Niger ha dichiarato di condannare fermamente la detenzione preventiva nei locali della polizia giudiziaria di Niamey della nostra collega Soumana Idrissa Maiga in flagrante violazione delle disposizioni dell’ordinanza 2010-35 del 4 giugno 2010 che disciplina la libertà di stampa e dell’ordinanza 93-31 del 30 marzo 2013 relativa alla comunicazione audiovisiva.
Per l’Ufficio collettivo si tratta di una vera fonte di preoccupazione perché riflette “la minaccia di mettere in discussione i risultati duramente conquistati dalle organizzazioni socio-professionali dei media in termini di libertà di stampa e di ‘espressione'”.
Inoltre, ha chiesto “il rilascio immediato e incondizionato del nostro collega e il rispetto rigoroso dei testi che regolano l’esercizio della professione di giornalismo in Niger”, invitando tutti i colleghi a serrare le fila per difendere la libertà di stampa in Niger.
Transparency International ha inoltre espresso “la sua profonda preoccupazione in seguito all’arresto di Soumana Idrissa Maiga, direttore editoriale del quotidiano L’Enquêteur, arrestato il 25 aprile 2024 dalla Polizia giudiziaria”, in un comunicato stampa diffuso venerdì.
”Secondo le informazioni ricevute, il signor Maiga è stato arrestato in relazione ad un articolo pubblicato sul suo giornale, che citava una fonte esterna riguardante la presunta installazione di dispositivi di ascolto su edifici pubblici. È fondamentale sottolineare che il signor Maiga non ha fatto queste accuse personalmente, ma ha posto domande basate su un articolo apparso sul quotidiano Le Figaro”, ha precisato l’organizzazione, citando il caso di “Ousmane Mamane Toudou, un altro giornalista, che ha arrestato diversi giorni fa per aver invocato la difesa della democrazia. ”Attualmente è detenuto nei locali della gendarmeria nazionale. Condanniamo tutti questi arresti e chiediamo il rilascio immediato dei giornalisti Ousmane Mamane Toudou e Soumana Idrissa Maiga”, ha chiesto l’organizzazione, ricordando che la libertà di stampa è un diritto fondamentale garantito da tutti gli strumenti giuridici internazionali relativi ai diritti umani dell’uomo ratificato dal Niger.
“I giornalisti devono poter esercitare la loro professione senza timore di ritorsioni, soprattutto quando esprimono legittime preoccupazioni nell’interesse pubblico”, si legge nel comunicato di Transparency International, che dice di seguire da vicino questa vicenda e riafferma la sua solidarietà con i suoi impegno “verso la difesa della democrazia in generale e della libertà di stampa in particolare”.
Tawèye (Il Nuovo Repubblicano)

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