L’Iran afferma di aver imposto sanzioni a Stati Uniti e Regno Unito per il sostegno a Israele

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Il leader supremo iraniano, l’Ayatollah Ali Khamenei, durante un incontro con gli insegnanti a Teheran, il 1 maggio 2024. WANA/VIA REUTERS

L’Iran ha annunciato, giovedì 2 maggio, in un comunicato stampa del Ministero degli Affari Esteri, sanzioni contro diversi individui ed entità americane e britanniche per il loro sostegno a Israele nella sua guerra contro Hamas palestinese nella Striscia di Gaza.

La Repubblica islamica, nemica di Israele, ha affermato che le sanzioni hanno preso di mira sette americani, tra cui il generale Bryan Fenton, capo del comando delle operazioni speciali, e il vice ammiraglio Brad Cooper, ex capo delle forze navali statunitensi in Medio Oriente.

Il ministero degli Esteri iraniano ha spiegato che le sanzioni includevano “blocco di conti e transazioni nei sistemi finanziari e bancari iraniani, blocco dei beni sotto la giurisdizione della Repubblica islamica dell’Iran, nonché divieto del rilascio di visti e dell’ingresso nel territorio iraniano”. L’impatto di queste misure su individui o entità, nonché su possibili beni o transazioni con l’Iran, rimane tuttavia incerto.

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Tra i funzionari e le entità britanniche prese di mira figurano il ministro della Difesa Grant Shapps e la Royal Navy britannica nel Mar Rosso. Sono state inoltre annunciate sanzioni contro società statunitensi (come Lockheed Martin e Chevron) e britanniche (come Elbit Systems, Parker Meggitt e Rafael UK).

Dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, scoppiata il 7 ottobre a causa dell’attacco senza precedenti del movimento islamico palestinese Hamas sul suolo israeliano, le tensioni sono salite alle stelle tra Israele da un lato e l’Iran e i suoi alleati, in particolare gli Hezbollah libanesi, dall’altro dall’altra.

Il 13 aprile l’Iran ha effettuato un attacco contro Israele con 350 droni e missili, la maggior parte dei quali sono stati intercettati con l’aiuto degli Stati Uniti e di altri paesi. L’Iran afferma di aver agito ” difesa personale “ in seguito all’attentato mortale, attribuito a Israele, che ha distrutto il suo consolato a Damasco l’1ehm aprile. Pochi giorni dopo, un altro attacco, imputato sempre a Israele, ha colpito l’Iran centrale ma è rimasto limitato in termini di danni.

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Il mondo con l’AFP

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