SSolo 197 deputati hanno approvato martedì la mozione di censura presentata dalla sinistra contro il governo di Michel Barnier, lontani dai 289 voti necessari per rovesciarlo.
Questa mozione è stata firmata da 192 dei 193 deputati del Nuovo Fronte Popolare, a cui si sono uniti un pugno di deputati. Dal podio, il primo segretario del PS Olivier Faure ha criticato la “appropriazione indebita democratica” del governo, risultato secondo lui di un “rastrellamento elettorale, con Barnier che da parte sua denuncia una censura “a priori”.
In precedenza, Michel Barnier aveva denunciato una mozione di censura “a priori” della sinistra e aveva contestato l’idea che il suo governo fosse illegittimo, considerando che la sua “maggioranza relativa” era la “meno relativa” possibile nell’Assemblea nazionale.
“Mi avete informato che prima ancora che aprissi bocca, prima di formare il governo, prima di presentare una dichiarazione di politica generale, mi avreste censurato. (…) Si tratta in un certo senso di una mozione di censura a priori”, ha detto il primo ministro davanti ai deputati, rispondendo a Olivier Faure, capo del Partito socialista. “Non esiste una maggioranza assoluta per nessuno”, la “maggioranza relativa che accompagna il governo è oggi la meno relativa”, ha aggiunto.
