Sei scettico, lo so, ma gli indizi si stanno accumulando.
Stiamo cominciando a uscire da questa visione moralizzante di una società di individui, percepiti innanzitutto come membri di gruppi, rigidamente divisi in dominanti e dominati.
L’ideologia del risveglio si è diffusa soprattutto nei media, nell’istruzione superiore, nelle organizzazioni pubbliche e private e, in misura minore, nell’opinione generale.
Insuccessi
Ecco alcuni dati raccolti dalla rivista L’economista (21 settembre).
Negli Stati Uniti, secondo Gallup, la percentuale di persone “molto preoccupate” per le questioni razziali è aumentata dal 17% nel 2014 al 48% nel 2021, per tornare oggi al 35%.
Cinque parole o frasi ricorrono continuamente nei discorsi da svegli: “intersezionalità”, “microaggressione”, “privilegio bianco”, “transfobia” e “oppressione”.
Il ricercatore David Rozado ha stabilito che queste espressioni – ultrafrequenti tra il 2019 e il 2021 nel Los Angeles TimesIL Giornale di Wall StreetIL New York TimesIL New York Post e il Washington Post – da allora sono in caduta libera, tranne che nel Los Angeles Times.
Nel faro assoluto del wokismo mediatico, il New York Timesla frase “privilegio bianco” è stata utilizzata 2,5 volte per ogni milione di parole nel 2020.
Nel 2023 è stata solo 0,4 volte, sei volte meno frequente. Vediamo la stessa tendenza negli spettacoli televisivi.
Stessa cosa quando cerchiamo la frequenza di queste parole negli articoli scientifici (o che passano per tali) nelle riviste accademiche elencate in JSTOR, la principale directory delle riviste accademiche.
Secondo la Foundation for Individual Rights and Expression (FIRE), il numero di docenti “cancellati” nelle università americane è in calo dal 2021, l’anno peggiore.
La percentuale di persone che pensa che si possa davvero cambiare il proprio sesso alla nascita sta diminuendo.
È aumentata la percentuale di persone contrarie al fatto che una persona possa affrontare avversari del suo nuovo genere piuttosto che quelli del suo sesso biologico in una competizione sportiva.
Si denuncia ora l’infiltrazione sveglia delle associazioni professionali.
Molte aziende stanno abbandonando i propri programmi EDI.
I libri che glorificano il wokismo, come quelli di Di Angelo o Kendi, si vendono meno.
L’economista presenta molte altre figure.
Futuro
Insomma, il Wokismo, in divenire da decenni, ha iniziato a crescere intorno al 2015, ha raggiunto il picco intorno al 2021, e da allora è diminuito, più o meno rapidamente a seconda del settore.
Volevamo sfatare il “sistema”, “decostruire le strutture di potere”, e tutto questo c’è ancora, compreso il razzismo vero, quello che richiede un lavoro approfondito sulle politiche pubbliche e non discorsi apocalittici e colpevolizzanti.
Niente di tutto ciò ci permette di prevedere il futuro. La generazione Z è la più sveglia di tutte. Manterrà le sue convinzioni man mano che invecchia?
Fino ad allora, le buone notizie di tanto in tanto fanno sentire bene, giusto?