L’attivista Greta Thunberg è stata arrestata questo sabato a Bruxelles durante una manifestazione contro il sostegno del governo all’economia dei combustibili fossili nell’Unione europea.
L’attivista ambientalista Greta Thunberg è stata arrestata per disobbedienza civile, tra 150 attivisti presenti, sabato in Belgio in seguito al suo sit-in per porre fine ai sussidi ai combustibili fossili per raggiungere l’obiettivo della neutralità del carbonio entro il 2050.
Attivisti ambientali hanno bloccato il boulevard du Jardin Botanique nel centro di Bruxelles. Si sono seduti portando il cartello “Emissioni zero adesso!”. La polizia è intervenuta circondandoli.
L’origine di questa manifestazione deriva da una lettera aperta della piattaforma United for Climate Justice (UCJ). Firmato da diverse organizzazioni, tra cui Greenpeace, è stato inviato alle istituzioni dell’Unione Europea.
Una lettera aperta
La lettera evidenzia che i sussidi ai combustibili fossili che “alimentano la crisi climatica globale (…) distorcono la domanda di energia, perpetuano la dipendenza da fonti energetiche inquinanti e minano la sicurezza energetica europea, sostenendo al contempo le industrie che contribuiscono in modo significativo alle emissioni di gas serra”.
Greta Thunberg, nota per i suoi molteplici arresti e discorsi a favore dell’ecologia, ha affermato: “Questa crisi climatica, che non fa che aggravarsi, è esistenziale. Ogni secondo che i nostri leader continuano a finanziare i combustibili fossili, essi hanno un impatto su tutte le generazioni a venire”.
Allo stesso tempo, questo pomeriggio si è tenuta una marcia per il clima in Place du Luxembourg a Bruxelles.
