Una “bomba galleggiante” vicinissima alle nostre coste: cos’è questa nave mercantile che ristagna nella Manica?

Una “bomba galleggiante” vicinissima alle nostre coste: cos’è questa nave mercantile che ristagna nella Manica?
Una “bomba galleggiante” vicinissima alle nostre coste: cos’è questa nave mercantile che ristagna nella Manica?
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Una nave mercantile, partita da Malta, ha avuto un guasto e trasportava 20.000 tonnellate di nitrato di ammonio, un fertilizzante molto pericoloso. Si tratta della stessa sostanza che causò la devastante esplosione a Beirut nel 2020.

Vaga da dieci giorni per le acque della Manica: un’enorme nave mercantile lunga 182 metri e larga quasi 30, battente bandiera maltese. Nessun porto vuole accoglierlo.

A bordo 20mila tonnellate di nitrato di ammonio, la stessa sostanza che causò la doppia esplosione nel porto di Beirut nel 2020, ma in quantità sette volte maggiori. “È una bomba galleggiante.”indica Paul Poulain, specialista nella gestione del rischio industriale. “Questa è una minaccia per la sicurezza marittima e le popolazioni costiere. A mio avviso, dovremo prendere in considerazione il trasferimento di piccole quantità di nitrati di ammonio su piccole imbarcazioni per ridurre al minimo il rischio”.

Il 22 agosto la Rubis lasciò la Russia per le Isole Canarie. Colto da un violento temporale, si fermò in Norvegia. Il suo scafo era rotto, il timone e le eliche danneggiati. La nave mercantile si è diretta in Lituania per le riparazioni, ma le autorità l’hanno rifiutata.

Cosa dicono le autorità

Da allora, questa bomba galleggiante ha sganciato inchiostro nello stretto di Pas-de-Calais, a 80 chilometri dalla costa belga, sotto stretto controllo delle autorità britanniche e francesi. “Conosciamo bene la situazione, la stiamo monitorando”afferma Etienne Baggio, portavoce della prefettura marittima della Manica. «Abbiamo contatti, collegamenti diretti con le autorità britanniche e con l’armatore che ci permetterebbero di intervenire in tempi estremamente rapidi in caso di necessità».

Se per il momento il rischio di un’esplosione del suo carico resta minimo, la Rubis è ancora alla ricerca di un porto.

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