La Corte Costituzionale dichiara “inammissibili” le richieste sul posto vacante di potere

La Corte Costituzionale dichiara “inammissibili” le richieste sul posto vacante di potere
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AA / Tunisi / Fatma Ben Amor

La Corte costituzionale del Mali ha dichiarato “inammissibili” le richieste sul vuoto di potere creato dalla fine del periodo di transizione il 26 marzo, data fissata ufficialmente dal decreto presidenziale di due anni fa, secondo le informazioni riportate questa domenica dalla stampa locale.

Il 27 marzo, l’Unione dei magistrati di riferimento (REFSYMA) e l’Associazione maliana dei procuratori e dei procuratori (AMPP) hanno presentato una richiesta alla Corte costituzionale volta a constatare il “vuoto istituzionale in Mali dovuto al posto vacante della presidenza dell’esercito di transizione e la decadenza dei suoi organi e l’instaurazione di una transizione civile di missione”, precisa il sito d’informazione “Maliweb”.

La Corte ha ritenuto che le associazioni ricorrenti ai sensi del nuovo articolo 7 della Carta di transizione “non hanno il diritto di adire la Corte per constatare la vacanza della Presidenza della Transizione”, riferisce inoltre Maliweb.

Inoltre, la Corte Costituzionale si è dichiarata “incompetente” riguardo alla sospensione delle attività politiche di partiti e associazioni in Mali.

Attraverso un ricorso depositato il 15 aprile, l’ex primo ministro Abdoulaye Idrissa Maïga, presidente della Convenzione per la Repubblica (Cre), si era rivolto alla Corte costituzionale per riconoscere l’incostituzionalità del decreto presidenziale sulla sospensione delle attività dei partiti politici.

Secondo la Corte Costituzionale tale richiesta rientra nella competenza della sezione amministrativa della Corte Suprema.

La Corte Suprema è stata adita la scorsa settimana dai partiti, raggruppamenti di partiti e organizzazioni della società civile firmatari della dichiarazione del 31 marzo 2024, allo scopo di annullare il decreto presidenziale del 10 aprile che sospende le attività dei partiti politici e dei movimenti di carattere politico. natura politica, che considerano “tirannica e liberticida”. La Corte Suprema non si è ancora pronunciata.

Il 10 aprile le autorità transitorie hanno annunciato la sospensione delle attività dei partiti politici e delle attività politiche delle associazioni. Secondo il governo, questa misura contribuisce sostanzialmente a creare le condizioni preliminari che devono essere raggiunte per realizzare le principali attività della transizione, in particolare il dialogo intermaliano per la pace e la riconciliazione nazionale.

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