L’Iran vieta la trasmissione di una serie egiziana, una setta sciita del Medioevo

L’Iran vieta la trasmissione di una serie egiziana, una setta sciita del Medioevo
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L’Iran ha vietato la trasmissione di una serie televisiva egiziana ispirata alla storia di una setta musulmana sciita del Medioevo, denunciando “distorsioni storiche”, hanno riferito domenica i media statali.
La serie ripercorre la storia di Hasan Ibn Assabbah, originario della Persia, che fondò nell’XI secolo la setta degli El-hashashin, conosciuta anche come la “setta degli assassini”, gli sciiti ismailiti nizariti che formano un ramo molto minoritario dell’Islam.
La serie di 30 episodi, trasmessa per la prima volta a marzo durante il mese di digiuno musulmano del Ramadan, è stata un successo in Medio Oriente ed è diventata rapidamente una delle serie più viste dagli iraniani.
L’Iran, tuttavia, ha deciso di vietarne la trasmissione su “tutte le piattaforme locali”, ritenendo che contenga “numerose distorsioni storiche e sembra essere stato prodotto con un approccio politico parziale”, secondo l’agenzia Irna, che cita Mehdi Seifi, giornalista televisivo esecutivo.
La serie presenta una “falsa immagine degli iraniani”, secondo Irna, che cita esperti che affermano che la soap opera cercava di collegare gli iraniani alla “nascita del terrorismo”.
Lasciando l’Egitto all’inizio degli anni ’90 del 1000, Hasan Ibn Assabbah si stabilì nella fortezza di Alamut, oggi un sito turistico nel nord dell’Iran, dove addestrò combattenti che compirono diversi sanguinosi omicidi politici, anche tra l’XI e il XII secolo.

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