Fino a 15 anni di carcere per i manifestanti contro i tagli alla corrente elettrica a Cuba

Fino a 15 anni di carcere per i manifestanti contro i tagli alla corrente elettrica a Cuba
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A Cuba sono state pronunciate condanne fino a 15 anni di carcere contro 13 persone che hanno manifestato contro le interruzioni prolungate di elettricità nel 2022 sull’isola, ha dichiarato venerdì l’ONG per i diritti umani Justicia 11J.

Dieci uomini e tre donne, tutti incarcerati, sono stati notificati venerdì delle loro condanne, che vanno da quattro a 15 anni di carcere per sedizione, oltraggio, propaganda nemica e sabotaggio, in particolare, secondo un elenco fornito all’AFP da Justicia 11J, con sede a Miami negli Stati Uniti.

Queste persone sono scese in piazza il 18 e 19 agosto 2022 per chiedere migliori condizioni di vita e la fine dei tagli prolungati di elettricità – fino alle 18:00 – a Nuevitas (est), una città situata a più di 600 km dall’Avana.

Sono stati processati nel gennaio 2024 da un tribunale di Camagüey, sotto una forte presenza militare e di polizia, ha riferito all’epoca la ONG Cubalex, anch’essa con sede a Miami.

“Mio figlio sta molto male”, ha detto telefonicamente all’AFP la madre di un uomo di 23 anni condannato a 10 anni di carcere, che ha chiesto l’anonimato.

Secondo Justicia 11J, i condannati possono ancora ricorrere in appello.

La carenza energetica di Cuba ha vissuto uno dei suoi anni più difficili nel 2022, con interruzioni di corrente quotidiane in tutta l’isola.

Proteste antigovernative come quella avvenuta a Nuevitas nel 2022 stanno diventando sempre più frequenti a Cuba, nonostante il rischio di arresti e severe sanzioni a cui vanno incontro i manifestanti.

Centinaia di persone sono state arrestate durante le storiche proteste dell’11 luglio 2021 e quasi 500 sono state condannate fino a 25 anni di carcere, secondo gli ultimi dati ufficiali.

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