L’incendio su un autobus che trasportava bambini tailandesi in gita scolastica ha ucciso almeno 23 persone su un’autostrada nella periferia nord di Bangkok, ha detto la polizia, il peggior incidente stradale degli ultimi dieci anni in questo Paese asiatico.
“Abbiamo trovato 23 corpi all’interno dell’autobus”, ha detto ai giornalisti Trairong Phiwpan, capo dell’ufficio forense, dopo che i servizi di emergenza sono intervenuti per estrarre i corpi dalla carcassa carbonizzata dell’autobus.
L’incendio, che secondo i soccorritori sarebbe provocato da una foratura, ha devastato il veicolo mentre trasportava 38 bambini – dalla scuola materna alle medie – e sei insegnanti in gita scolastica.
I corpi delle vittime sono stati così gravemente bruciati che non è stato possibile confermare immediatamente il numero dei morti e sarà necessario il test del DNA per identificare i resti, hanno detto le autorità. Le strade sono particolarmente pericolose in Thailandia, con circa 20.000 morti all’anno.
Sul posto, il ministro dell’Interno Anutin Charnvirakul aveva precedentemente indicato che 21 persone erano riuscite a sfuggire all’incendio, mentre altre 23 erano disperse e probabilmente morte.
Diverse ore dopo l’incidente, i soccorritori stavano ancora lavorando attorno al relitto dello scuolabus.
“Alcuni dei corpi trovati erano molto, molto piccoli. Dovevano essere molto giovani”, ha detto Piyalak Thinkaew, il capo dei soccorritori, aggiungendo che l’incendio era scoppiato nella parte anteriore dell’autobus.
“L’istinto dei bambini era quello di scappare dal retro, quindi è lì che si trovano i corpi. (…) Le ustioni rendono difficile l’identificazione delle vittime”, ha detto. Alcuni dei bambini salvati hanno riportato ustioni molto gravi al viso, alla bocca e agli occhi, hanno riferito ai media locali i medici che li avevano in cura.
Il primo ministro Paetongtarn Shinawatra ha visitato i capezzali delle vittime in ospedale.
“Come madre, vorrei esprimere le mie più sincere condoglianze alle famiglie dei feriti e dei morti”, ha reagito, precisando che il governo coprirà le spese mediche delle vittime.
– L’autista in fuga –
La polizia sta cercando l’autista dell’autobus, il capo ad interim della polizia nazionale Kitrat Phanphet ha detto ai giornalisti: “L’autista è in fuga, non aspetteremo che si arrenda. Invieremo una squadra per ritrovarlo”, ha assicurato.
Il veicolo faceva parte di un convoglio di tre autobus che trasportavano i bambini di una scuola della provincia di Uthai Thani (nord), per una gita al museo della scienza di Bangkok.
Un video pubblicato sull’account Facebook della scuola, poche ore prima dell’incidente, mostrava un gruppo di bambini vestiti di arancione – indossare l’uniforme a scuola è obbligatorio in Thailandia – sul sito dei templi di ‘Ayutthaya.
L’incidente, avvenuto intorno alle 12:30 (05:30 GMT), è stato causato da una foratura che ha fatto urtare l’autobus contro una barriera, innescando, secondo i soccorritori, un incendio.
I video mostrano le fiamme che avvolgono l’autobus sotto un cavalcavia, mentre nuvole di fumo nero si alzano verso il cielo.
Meechai Sa-ard, un motociclista taxista, ha sentito il rumore dell’incidente a un chilometro di distanza. “C’era fumo ovunque. Poveri bambini”, ha detto all’AFP. “Speravo che Dio facesse piovere per spegnere l’incendio e che i bambini sopravvivessero”.
La tragedia è avvenuta nei pressi di Rangsit, alla periferia di Bangkok, su una trafficata autostrada che collega il centro della capitale alle zone commerciali del nord.
– Strade mortali –
La Thailandia è rinomata per le sue strade soggette a incidenti, a causa di infrastrutture difettose, veicoli non sicuri e pratiche di guida inadeguate: velocità troppo elevata, mancato rispetto della segnaletica.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il 2023, circa 20.000 persone muoiono ogni anno in incidenti stradali, ovvero più di cinquanta al giorno.
Le perdite economiche dovute a morti e feriti legati al traffico stradale sono state stimate a circa 530 miliardi di baht (14,7 miliardi di euro) nel 2022, ovvero a circa il 3% del prodotto interno lordo del paese.
Nel 2018, un incendio su un autobus ha ucciso 20 lavoratori del Myanmar e quattro anni prima almeno 30 persone sono morte quando il loro autobus è caduto da una strada di montagna in un burrone.
