Il nuovo capo della NATO Mark Rutte entra in carica

Il nuovo capo della NATO Mark Rutte entra in carica
Il nuovo capo della NATO Mark Rutte entra in carica
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Il segretario uscente della NATO Jens Stoltenberg (a destra) e il suo sostituto Mark Rutte (a sinistra).

JOHN THYS / AFP

Mark Rutte, che martedì ha assunto ufficialmente la guida della NATO, ha assicurato all’Ucraina il sostegno dell’Alleanza Atlantica, affermando di non essere preoccupato per l’esito delle elezioni presidenziali di novembre negli Stati Uniti.

“Non sono preoccupato. Conosco molto bene i due candidati e ho lavorato per quattro anni con Donald Trump”, ha detto alla stampa l’ex primo ministro olandese, poco prima di entrare ufficialmente in carica, in sostituzione del norvegese Jens Stoltenberg.

Una possibile vittoria del miliardario americano il 5 novembre infesta i corridoi del quartier generale della Nato a Bruxelles, dove ancora risuonano le minacce di un ritiro americano lanciate dall’ex presidente degli Stati Uniti.

L’olandese ha incontrato in più occasioni Donald Trump, al quale ha saputo tenere testa, durante un incontro nel 2018 a Washington. È riuscito anche a guadagnarsi la sua fiducia riconoscendo che aveva ragione nel sottolineare la necessità di una migliore ripartizione degli oneri all’interno della NATO tra americani ed europei.

Mark Rutte da allora si è guadagnato il soprannome inglese “The Trump Whisperer” per la sua capacità di ragionare con l’ex presidente degli Stati Uniti.

Tre priorità

Mark Rutte ha già dettagliato le tre priorità del suo mandato quadriennale: il sostegno all’Ucraina, “la massima priorità”, il rafforzamento della “nostra difesa collettiva” e infine lo sviluppo dei partenariati internazionali. già impegnata dalla NATO con i paesi terzi.

Succede al norvegese Jens Stoltenberg, rimasto per dieci anni alla guida dell’Alleanza Atlantica. Questo trasferimento di potere avviene presso la sede della NATO a Bruxelles, nell’ambito di una riunione del Consiglio Atlantico, l’organo politico della NATO che riunisce gli ambasciatori dei paesi membri.

Stoltenberg ha assicurato martedì che l’Alleanza Atlantica è “in buone mani” con l’arrivo dell’ex primo ministro olandese alla sua guida.

“Tenete uniti i 32 alleati”

Mark Rutte dovrà garantire, durante il suo primo grande incontro, l’incontro dei ministri della Difesa della NATO, il 17 e 18 ottobre, di mantenere al massimo livello l’essenziale sostegno militare occidentale all’Ucraina in guerra, mentre cresce la pressione per porre fine a questa guerra e trattative aperte.

Dovrà anche garantire che la NATO sia in buona forma di fronte alla minaccia russa, in conformità con i suoi piani di difesa adottati nel 2023. Questi hanno rivelato che gli Alleati mancavano, ad esempio, di capacità di difesa antiaerea o di produzione di artiglieria, dopo anni di tagli ai bilanci militari.

Solo 23 dei 32 paesi dell’Alleanza hanno raggiunto l’obiettivo fissato dieci anni fa di destinare almeno il 2% del loro prodotto interno lordo (PIL) alla spesa militare. E diversi di loro assicurano che contro il Cremlino adesso occorre ben altro.

Su questi temi gli alleati sono molto divisi e il compito essenziale di Mark Rutte può essere riassunto in una sola frase, secondo Jens Stoltenberg: “Tenere insieme i 32 alleati. È una grande famiglia, ma a volte è una vera sfida mantenerli tutti felici insieme.

(afp)

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