Medio Oriente: in Libano la guerra non dice il suo nome

Medio Oriente: in Libano la guerra non dice il suo nome
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In Libano la guerra non dice il suo nome

Chloé Domat – Pneumatico

Pubblicato oggi alle 7:23

La vita è sospesa a Tiro, la più grande città del sud del Libano, a 25 chilometri da Israele. La località balneare nota per i suoi siti archeologici e i suoi ristoranti di pesce è al rallentatore dal 7 ottobre. Al porto, Bilal, un pescatore, ripone le sue lenze. “Dal mare vedo i missili che si schiantano sulle case…” Per sicurezza si riducono le zone di pesca. Bilal e il suo collega Mahdi restano spesso al molo per evitare incidenti. “L’altra volta, ho sentito un ronzio sopra di me, ero molto spaventato”, ricorda Bilal. “In qualsiasi momento potrebbe esserci un’operazione marittima da parte di Israele, una risposta, e se ci sono pescatori in mare, potrebbero spararci”, aggiunge Mahdi. In attesa di una tregua, i due colleghi hanno difficoltà ad arrivare a fine mese.

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