Il chiaroveggente che sfidò il Vaticano

Il chiaroveggente che sfidò il Vaticano
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Gisella Cardia, siciliana che raduna centinaia di fedeli in cima a una collina di Roma il 3 di ogni mese, dice che la sua Vergine piange sangue e che può moltiplicare pizze e gnocchi. La Chiesa gli proibì di celebrare la sua preghiera mensile. Con LéNA, scopri il meglio del giornalismo europeo.


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Di DANIEL VERDÚ (“El País”)

Pubblicato il 25/04/2024 alle 11:00
Tempo di lettura: 3 minuti

VSAlcune storie incarnano l’identità di un intero Paese. O, almeno, un concentrato della sua parte più stravagante. Sulle rive del Lago di Bracciano, alle porte di Roma, ogni 3 di ogni mese si ripete una scena tanto surreale quanto magnetica, alimentata da presunti fenomeni soprannaturali, chiaroveggenti, vescovi e tante ore di prima serata in televisione. La siciliana Gisella Cardia, 54 anni, il cui vero nome è Maria Giuseppe Scarpulla, riunisce centinaia di fedeli per pregare la Vergine.



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