Bruno Le Maire convocherà Jean-Pierre Farandou, dopo aver firmato un accordo sulla fine della carriera alla SNCF.
Per il governo si tratta di un’elusione della riforma delle pensioni, con la domanda: chi le finanzierà?
L’accordo è stato concluso alla fine di aprile e dovrebbe consentire agli agenti della SNCF di andare in pensione prima. Ma a Bercy questo non accade. Bruno Le Maire denuncia un’elusione della riforma delle pensioni. “Ai miei occhi questo accordo non è soddisfacente. Si è verificato un malfunzionamento. Ciò pone problemi finanziari.”ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze a BFMTV.
E’ un accordo buono, giusto
Thomas Cavel, segretario nazionale del CFDT Cheminots
L’accordo prevede un pensionamento anticipato quindici mesi prima, il 75% del quale sarà a carico della SNCF. È ancora più vantaggioso per i controllori e i ferrovieri, che partiranno 18 mesi prima. Per i sindacati si tratta di un passo avanti sociale con il riconoscimento della loro laboriosità, in particolare per il lavoro notturno. “È un accordo che è buono, che è giusto”afferma Thomas Cavel, segretario nazionale della CFDT Cheminots, al microfono di TF1.