(Bengasi) Il traffico aereo è stato sospeso lunedì nella Libia orientale a causa di una forte tempesta di sabbia proveniente dal Sahara, che ha costretto anche amministrazioni e istituti scolastici a chiudere temporaneamente i battenti, secondo le autorità locali.
Pubblicato ieri alle 14:16
I decolli e gli atterraggi sono stati interrotti fino a nuovo ordine in tutti gli aeroporti della regione, compreso quello di Benina a Bengasi, dove la pista era ricoperta da uno spesso strato di sabbia, secondo le immagini trasmesse dai media locali.
“Tutti i voli da e per l’aeroporto di Benina sono stati rinviati a causa della mancanza di visibilità e delle cattive condizioni meteorologiche”, ha detto Saleh al-Amrouni, direttore dell’aeroporto, al canale televisivo al-Masar.
La Libia, immersa nel caos dalla caduta del dittatore Muammar Gheddafi nel 2011, è governata da due esecutivi rivali: uno a Tripoli (ovest), guidato da Abdelhamid Dbeibah e riconosciuto dall’ONU, l’altro a Tripoli, incarnato dal Parlamento e affiliato all’ONU. il campo del maresciallo Khalifa Haftar.
Da domenica le autorità dell’est del paese hanno deciso che lunedì e martedì saranno “giorni festivi per tutte le amministrazioni a causa delle cattive condizioni meteorologiche”, secondo l’agenzia di stampa nazionale Lana News.
Inoltre, sono state date istruzioni alle barriere di sicurezza sulle strade e alle forze dell’ordine sulle strade pubbliche per limitare il traffico e la circolazione delle persone nelle zone in cui la visibilità è scarsa.
Lo stato di allerta è stato dichiarato anche a Derna, una città nella Libia orientale, per preservare una popolazione martoriata ancora sotto shock dopo le mortali inondazioni del settembre 2023 che hanno provocato migliaia di morti o dispersi e più di 40.000 sfollati.
Forti venti hanno soffiato anche sulle città di Tobruk, al-Bayda e Ajdabiya, nel nord-est della Libia, dove il cielo è diventato di colore ocra, con visibilità molto scarsa, costringendo le persone a rimanere a casa.