AIUTI PER LO SVILUPPO DELL’AFRICA, IL 60% DEI FRANCESI È FAVOREVOLE AL CAMBIO PARADIGMA

AIUTI PER LO SVILUPPO DELL’AFRICA, IL 60% DEI FRANCESI È FAVOREVOLE AL CAMBIO PARADIGMA
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In uno studio intitolato “I francesi e l’aiuto allo sviluppo dell’Africa sub-sahariana”, pubblicato da OpinionWay per il programma “Per l’industrializzazione dell’Africa sub-sahariana” diretto da Francis Journot, l’istituto francese di studi ha indicato che il 60% dei I francesi sono favorevoli a questo cambio di paradigma, rispetto al 38% che non vorrebbe vedere l’aiuto pubblico allo sviluppo per l’Africa sub-sahariana sostituito da programmi maggiormente finanziati con fondi privati.

“Con un contributo di 15,9 miliardi di dollari nel 2022, la Francia è il quarto maggiore donatore di aiuti pubblici allo sviluppo nel mondo, e l’importo totale pagato dalla comunità mondiale ai paesi dell’Africa subsahariana è stato di quasi 30 miliardi di dollari”, informiamo.

Interrogati sull’ipotesi di una sostituzione degli aiuti pubblici con programmi di industrializzazione più aperti al capitale privato, la maggioranza degli intervistati ha espresso il proprio sostegno.

“Il 60% dei francesi è favorevole a questo cambiamento di paradigma, rispetto al 38% che non vuole vedere l’assistenza pubblica allo sviluppo per l’Africa sub-sahariana sostituita da programmi maggiormente finanziati con fondi privati”, indica l’indagine.

Il sostegno a questa proposta è minoritario tra le generazioni più giovani (47% degli under 35 contro il 52% contrario).

Ma è in aumento tra le generazioni più anziane: 54% tra le persone di età compresa tra 35 e 49 anni, 68% tra 50-64 anni e 71% tra gli anziani di 65 anni o più.

Indipendentemente dal livello di reddito, la maggioranza dei francesi è favorevole alla sostituzione degli aiuti pubblici allo sviluppo con un programma che dia maggiore spazio al settore privato. Il sostegno è ancora più forte tra le famiglie finanziariamente più benestanti. Si attesta al 56% tra i francesi la cui famiglia guadagna meno di 1.000 euro netti al mese e sale al 69% tra le famiglie che guadagnano 3.500 euro netti al mese o più.

Le preferenze politiche costituiscono il criterio che produce le differenze più importanti sulla questione posta.

Secondo l’istituto di ricerca, il sostegno alla misura proposta è particolarmente forte tra i sostenitori della maggioranza presidenziale (74%) e tra i repubblicani (75%). Resta inoltre una netta maggioranza tra i militanti del Raggruppamento Nazionale (63%) e tra i francesi che non esprimono alcuna preferenza partitica (57%).

Meno positivo il giudizio sul provvedimento tra i simpatizzanti di sinistra, spesso più attaccati ai programmi pubblici. Ma una parte significativa di loro è favorevole alla misura: è il caso del 44% dei simpatizzanti ribelli, del 48% dei socialisti e addirittura del 51% degli ecologisti.

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