“Il lancio di un missile da parte della Corea del Nord è una palese provocazione che minaccia seriamente la pace e la stabilità nella penisola coreana e lo condanniamo fermamente”, hanno affermato in una nota i capi di stato maggiore congiunti di Seul.
Tokyo ha confermato i lanci, mentre la guardia costiera giapponese ha affermato che un missile si era già schiantato in mare. “Si richiede alle navi di prestare attenzione alle informazioni che le giungono e, se vedono cadere dei proiettili, di non avvicinarsi, ma di segnalarlo alla guardia costiera”, hanno affermato in una dichiarazione.
Il ministro della Difesa giapponese Minoru Kihara ha affermato che i missili “sembrano essere atterrati sulla costa orientale della Corea del Nord”, al di fuori delle acque giapponesi.
Tensioni tra le due Coree
Giovedì scorso, la Corea del Nord aveva già lanciato diversi “missili balistici a corto raggio” verso il mare, secondo Seul, in quello che è stato il suo primo importante test di armi dall’inizio di luglio.
L’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA ha successivamente affermato che si trattava di un test di un “nuovo tipo di lanciarazzi multiplo da 600 mm” supervisionato da Kim Jong-un.
Oltre ai lanci, da maggio la Corea del Nord ha inviato verso il Sud circa 5.000 palloni carichi di spazzatura. I lanci potrebbero anche essere mirati a “diffondere preoccupazione tra la popolazione sudcoreana, parallelamente al recente rilascio di palloni carichi di spazzatura”, ha detto all’AFP Yang Moo-jin, presidente dell’Università degli studi nordcoreani di Seul.
In risposta, Seul ha ripreso a trasmettere propaganda attraverso gli altoparlanti lungo il confine, ha sospeso completamente un accordo del 2018 volto a prevenire scontri tra i due eserciti e ha ripreso le esercitazioni di fuoco sulle isole di confine e nei pressi della zona demilitarizzata che divide la penisola coreana.
Sparatorie legate alla presunta fornitura di munizioni e missili a Mosca da parte di Pyongyang?
La Corea del Nord ha recentemente rafforzato i suoi legami militari con Mosca: a giugno, il presidente Vladimir Putin ha effettuato una rara visita a Pyongyang, durante la quale ha firmato un accordo di difesa reciproca con Kim Jong-un.
Gli esperti affermano che in Ucraina sono schierati missili nordcoreani e la scorsa settimana un nuovo rapporto di Conflict Armament Research ha utilizzato l’analisi dei detriti per dimostrare che “i missili prodotti quest’anno in Corea del Nord vengono utilizzati” nell’offensiva russa contro Kiev.
Secondo l’agenzia di stampa KCNA, il capo della sicurezza russa Sergei Shoigu ha visitato Pyongyang la scorsa settimana, dove ha tenuto dei colloqui con Kim Jong-un. “Considerando la ripresa della guerra in Ucraina e la recente visita di Shoigu in Corea del Nord, gli ultimi lanci di missili potrebbero essere collegati a (future) esportazioni (di armi) in Russia”, ha affermato Yang Moo-jin.
Venerdì la Corea del Nord ha pubblicato per la prima volta delle immagini che, a suo dire, riguardano i suoi impianti di arricchimento dell’uranio, durante una visita di Kim Jong-un che ha chiesto un incremento delle capacità nucleari del Paese. Pyongyang, che ha condotto il suo primo test nucleare nel 2006 ed è sottoposta a molteplici sanzioni delle Nazioni Unite per i suoi programmi di armi vietate, non ha mai mostrato pubblicamente gli impianti.
