Secondo il nuovo sondaggio, il candidato repubblicano è avanti di solo un punto (46%) rispetto al candidato democratico (45%), mentre nel febbraio scorso lo precedeva di cinque punti (48%-43%).
Per il New York Times, il miglioramento della performance dell’inquilino della Casa Bianca dimostra che i democratici hanno cominciato a serrare i ranghi, nonostante i persistenti dubbi sullo stato dell’economia e le preoccupazioni sull’età del presidente.
L’inasprimento dei sondaggi è l’ultima prova che le prossime elezioni saranno fortemente contese tra i due candidati, si legge nella pubblicazione, ricordando che le ultime due elezioni presidenziali sono state decise da decine di migliaia di voti in una manciata di stati chiave.
In un paese così diviso, qualsiasi cambiamento nel sostegno potrebbe rivelarsi decisivo, commenta il quotidiano.
Un altro sondaggio condotto la scorsa settimana dal Wall Street Journal ha dato a Trump un ampio vantaggio in sei stati chiave (Pennsylvania, Michigan, Arizona, Georgia, Nevada e North Carolina).
L’indagine attribuisce il progresso alla “diffusa insoddisfazione degli elettori per l’economia nazionale e ai profondi dubbi sulle capacità e sulle prestazioni lavorative di Biden”.
Il sondaggio d’opinione dà al miliardario di New York un vantaggio tra il 2 e l’8% in questi stati in un ballottaggio di prova che includeva candidati di terze parti e indipendenti. Il candidato repubblicano ha un vantaggio simile quando agli elettori viene chiesto di scegliere solo tra lui e Biden.
