In questa gara è stata preponderante la gestione della modalità d’attacco, diventata più efficace con la nuova Gen3 Evo poiché trasforma per breve tempo la monoposto in una quattro ruote motrici. Le diverse attivazioni hanno cambiato la classifica e in questa partitella è stato Oliver Rowland il più forte.
Pascal Wehrlein era in pole e ha mantenuto il comando alla partenza, davanti ad António Félix da Costa, Jean-Éric Vergne, Rowland, Jake Dennis e Maximilian Günther. Questi sei piloti sono rimasti vicini, senza cambiare posizione, finché alcuni di loro non hanno attivato la loro prima modalità di attacco prima della metà del percorso.
I sorpassi sono stati numerosi e Dennis è riuscito a incatenarli fino al primo posto, superando Wehrlein nelle curve dello stadio. Vergne, dal canto suo, ha perso posizioni, affrontando piloti che avevano la modalità attacco mentre la sua era disattivata. Félix da Costa è stato tra coloro che in poche curve hanno inghiottito il francese, poi Rowland, Wehrlein e Dennis, sfruttando gli ultimi secondi della sua modalità di attacco.
La seconda attivazione del dispositivo ha ribaltato ancora una volta la classifica: Dennis è riuscito a passare in testa ma Félix da Costa ha riconquistato il vantaggio dopo averlo attivato a sua volta. Anche Wehrlein è riuscito a riportarsi davanti al pilota dell’Andretti.
Mentre i due rappresentanti della Porsche scappavano, una sosta all’ingresso dello stadio di David Beckmann, dopo un contatto con Lucas di Grassi, faceva intervenire la safety car. I divari si sono ridotti e alcuni piloti hanno perso il tempo rimanente nella modalità di attacco.
Rowland prende il potere
Alla ripresa della gara, Rowland ha approfittato del tempo rimanente in modalità d’attacco per superare abbastanza facilmente Dennis, Wehrlein e Félix da Costa…. ma è rientrata la safety car, a causa dell’uscita di pista del vincitore di San Paolo , Mitch Evans, dopo il contatto con un Andretti.
Il pilota della Jaguar, allora ottavo, si trovava tuttavia in una situazione molto favorevole poiché era l’unico nella top 10 con ancora una modalità di attacco da attivare, che avrebbe potuto dargli un enorme vantaggio in un gruppo raggruppato.
Nessuno ha avuto più potere tra i leader e la classifica non è cambiata dopo la ripresa. Rowland vinse così davanti ai piloti Porsche, con Félix da Costa secondo e Wehrlein terzo. Quest’ultimo è rimasto dopo uno spettacolare incidente a San Paolo e all’inizio del fine settimana aveva rivelato che il suo casco aveva toccato terra e che soffriva di mal di testa da alcuni giorni, cosa che lo ha spinto a fare una seconda visita in ospedale.
Dennis ha conquistato il quarto posto davanti a Vergne e Günther. Stoffel Vandoorne, Nyck de Vries, Nico Müller e Taylor Barnard hanno completato la top 10.
Secondo nelle due gare disputate in questa stagione, António Félix da Costa è al comando del campionato, con 12 punti di vantaggio su Oliver Rowland e Mitch Evans, che hanno entrambi un successo e una gara senza punti.
E-Prix de Mexico
In questo articolo
Vincent Lalanne-Sicaud
Formule E
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