L’OM rimanda il Rennes ai suoi amati studi – Ligue 1 – D17 – Rennes-OM (1-2)

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Calcioli: Kalimuendo (43e) per la SRFC // Greenwood (45e) e Rabiot (49e) per l’OM

Dopo aver visto Monaco, Lille e Lione lasciare le piume all’inizio del fine settimana, l’OM sapeva cosa restava da fare questo sabato sera a Rennes. E i marsigliesi lo hanno fatto, confermando il loro stato di forma irresistibile lontano dal Vélodrome, vincendo da grandi contro piccolissimi bretoni (1-2) per consolidare il secondo posto e tornare temporaneamente a quattro punti dal Paris Saint-Germain, campionato. leader. Ad ogni partita, i profani si sorprendono e arrivano a chiedere agli abituali quasi la stessa cosa: ma lo Stade Rennes è davvero diventato quello? Sì, lo è diventato, almeno per il momento, e la prima mezz’ora non ha scaldato molto gli animi dei fedelissimi del Roazhon Park, privati ​​della parte bassa della tribuna dei Mordelles – quella degli ultras – dopo una sanzione fatto dentro LFP.

Sabato l’OM ha confiscato il pallone, altrimenti i bretoni non hanno avuto altra scelta che lasciarlo a loro. Un possesso marsigliese abbastanza sterile, i focesi non abusano di corse e movimenti per superare la densità del Rennes in asse. Hans Hateboer ha controllato Neal Maupay in area, Christopher Wooh è andato a solleticare Adrien Rabiot riuscendo a non raccogliere una fetta biscottata e Leo Østigård ha offerto un lancio di apertura a Mason Greenwood, ma ha potuto ringraziare il suo amico Wooh per aver lasciato andare un contrasto tempestivo (15e).

Rulli si rimette il mantello

Appena arrivato, già affermato, Brice Samba ha potuto mettersi alla prova nel suo nuovo giardino respingendo un tentativo troppo assiale di Rabiot (21e), poi finalmente suonò l’allarme per i Bretilliani. Dopo aver effettuato una grande parata davanti ad Arnaud Kalimuendo, Gerónimo Rulli ha pensato che fosse uno scherzo quando ha visto l’arbitro correre verso il VAR per segnalare un fallo di mano di Michael Murillo quando la palla cadeva. Rigore severissimo per i marsigliesi, salvati ancora una volta dal loro ultimo baluardo, che si tuffano sul lato destro e tengono fermo il guantone per disgustare Kalimuendo una seconda volta (32′).e). L’attaccante del Rennes non si è arreso per sbloccare la situazione dieci minuti dopo. Ludovic Blas ha superato Derek Cornelius e ha servito Lorenz Assignon, il cui cross di ritorno ha approfittato dello stesso Kalimuendo, questa volta cinico per ingannare Rulli (1-0, 43e). Il momento ideale per andare avanti? Sì, ma no, visto che l’OM si è detto che sarebbe stato troppo stupido rientrare negli spogliatoi con un ritardo sul tabellone. Pierre-Emile Højbjerg tira quindi fuori la sua bacchetta magica e firma uno splendido passaggio nello spazio per Murillo, che trova Greenwood per l’immediato pareggio. (1-1, 45e). All’improvviso faceva meno freddo, almeno nel parcheggio di Marsiglia.

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Rabiot testa pensante, Rennes senza anima

Tempo di fare il pieno di frittelle di salsiccia o di galette des rois (parliamo di pubblico, non di giocatori), tutti sono tornati in campo, ad eccezione di Kalimuendo, che aveva già chiesto il cambio dopo il suo gol e ha lasciato il suo posto a Seko Fofana, secondo battezzato della serata. E l’ivoriano avrebbe senza dubbio preferito qualcosa di diverso dal gol del Marsiglia dall’inizio. Perché l’OM passa subito in vantaggio, Greenwood deposita un cross per la testa di Rabiot, perfettamente adattato per cadere nella gabbia di un indifeso Samba (1-2, 49e). A volte otteniamo ciò che meritiamo nel calcio, spesso anche, e il Rennais non ha cercato di meritare altro che una sconfitta, anche dopo essere rimasto in svantaggio.

Non hanno mai pressato al momento giusto, non sono riusciti a ribellarsi, tranne quando si sono confusi con gli avversari dopo un po’ di tensione tra Leonardo Balerdi e Blas. Il Marsiglia deve solo arrangiarsi, senza fretta, e Samba mantiene una parvenza di speranza con una doppia parata davanti a Luis Henrique e Murillo. Il tiro di Blas non ha fatto tremare Rulli né riaccendere la fiamma sugli spalti, dove i fedelissimi del Rennes si sono sentiti sollevati nel vedere l’arbitro riconsiderare davanti al VAR dopo aver fischiato un rigore a favore dell’OM, ​​per una nuova storia di mano che non ne meritava uno (85e). Il Rennes ha dovuto ancora voltare le spalle per non affondare nel finale (Østigård e Samba hanno salvato l’1-3), come a convalidare un’osservazione implacabile: stasera era una partita tra un serio pretendente al podio e una squadra che non può più pensare ad altro che a mantenersi.


type="image/webp"> type="image/jpeg">029a82d177.jpg>> Rennes (3-4-2-1): Samba – Hateboer, Østigård, Wooh (Nagida, 87e) – Asignon, J. James, Matusiwa, Truffert – Blas (N. Ahamada, 87e), Gouiri (Grønbæk, 69e) – Kalimuendo (S. Fofana, 46e). Allenatore : Jorge Sampaoli.

type="image/webp"> type="image/jpeg">1736637687_542_LOM-rimanda-il-Rennes-ai->> INFORMAZIONI SU (3-4-2-1): Rulli – Murillo, Balerdi, D. Cornelius – L. Henrique, Højbjerg, Rongier, Merlin (U. Garcia, 70e) – Boscoverde (Nadir, 89e), Rabiot-Maupay (Rowe, 70e). Allenatore : Roberto DeZerbi.

Rivivi Rennes-OM (1-2)

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