“Se tutti vogliono la mia pelle è perché il PS è tornato ad essere qualcosa” – Libération

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Da Pol

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Il primo segretario del PS risponde all’ex presidente e al suo lontano predecessore, così come ai suoi detrattori interni che lo criticano per la sua strategia di unire la sinistra ai ribelli.

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“La sinistra, questo grande cadavere capovolto, dove si sono ritrovati i vermi”, scriveva Jean-Paul Sartre nel 1960 nella prefazione a Aden Arabia di Paolo Nizan. 64 anni dopo, si parla ancora di cadavere per parlare di sinistra ma questa volta per bocca del boss del PS Olivier Faure, in risposta ai suoi avversari interni che gli rimproverano l’alleanza della sinistra con i ribelli, nonche’ al suo lontano predecessore François Hollande. Quest’ultimo desidera “una nuova figura” guidare il partito delle rose e “aprire la strada ad un incontro più ampio, con gli amici di Raphaël Glucksmann”. Un bel ritorno dell’ascensore contro chi, nel 2018, stilò un inventario senza compromessi del quinquennio di Hollande.

Ma dobbiamo credere che i resti siano ancora in movimento. “Se tutti vogliono la mia pelle, è un bene che il PS sia tornato ad essere qualcosa. Nessuno litigherebbe per un cadavere.”Faure risponde ai suoi detrattori Libe.

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