Debito, guerra in Medio Oriente, NATO, uragano Helene: The 28′ International Club

Debito, guerra in Medio Oriente, NATO, uragano Helene: The 28′ International Club
Debito, guerra in Medio Oriente, NATO, uragano Helene: The 28′ International Club
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Questo sabato, Renaud Dély decifra le notizie con la prospettiva internazionale dei soci del nostro club: Meriem Amellal, giornalista di France 24 ; Jeremy Stubbs, vicedirettore editoriale della rivista “Causeur” ; Eva Morletto, corrispondente a Parigi per la rivista italiana “Grazia” e il fumettista della stampa Dorthe Landschulz.

La Francia prende prestiti a un prezzo più alto della Grecia: stiamo negando?

Il debito pubblico francese ha raggiunto a fine giugno i 3.228 miliardi di euro. Rischia di aumentare ulteriormente poiché il deficit pubblico dovrebbe raggiungere il 6% a fine anno. Se la Francia ha preso a prestito a lungo a tassi di interesse molto bassi, oggi non è più così. La fiducia riposta dagli investitori finanziari in Francia è diminuita. Nelle ultime settimane ha preso prestiti a un tasso del 2,9% circa, più caro di quello del Portogallo, della Spagna o anche della Grecia su alcune scadenze. Questo aumento del tasso di interesse ha conseguenze finanziarie dirette sul costo del prestito e quindi sull’importo del debito francese da rimborsare.

Dopo Gaza e il Libano, Israele colpirà l’Iran?

A un anno dall’attacco terroristico del 7 ottobre perpetrato da Hamas, la guerra condotta da Israele in Medio Oriente non si limita più a Gaza: da diverse settimane è in corso un’offensiva contro Hezbollah in Libano. Dopo la risposta dell’Iran, che martedì sera ha lanciato missili contro Israele, si attende una risposta israeliana contro la Repubblica islamica. Benjamin Netanyahu ha affermato: “L’Iran ha commesso un grave errore e ne pagherà le conseguenze”. Che tipo di attacco possiamo aspettarci e quali proporzioni assumerà?

Riceviamo l’archeologo Jennifer Kerner che pubblica “La signora col cappuccio e altri tesori della Preistoria” edito da Tallandier. Specialista in riti funebri, racconta la storia di diversi oggetti rinvenuti durante gli scavi. Testimoniano un “mondo antico in perfetta armonia con l’ambiente”. Secondo lei, la preistoria è, per molti aspetti, un “paradiso perduto”.

Valerie Brochard ci dà notizie dai nostri cari vicini irlandesi. Questa settimana il governo ha presentato il bilancio 2025 e dovrà decidere come spendere il surplus, pari a circa il 3% del Pil. L’Irlanda non ha deficit ma soprattutto ha entrate fiscali importanti. All’origine ci sono le tasse sulle società, soprattutto quelle delle multinazionali americane con sede nel Paese.

Jean Mathieu Pernin passa alla televisione americana, incentrata sull’uragano Helene. Questa catastrofe climatica, che ha causato centinaia di morti, sta diventando un fatto elettorale per Kamala Harris e Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali americane del prossimo mese.

Ce fine settimana, Olivier Boucreux premia il dipendente della settimana a Mark Rutte. L’ex primo ministro olandese ha assunto la guida della NATO dal 1° ottobre. Ma su questa alleanza incombe la possibilità della rielezione di Donald Trump. Il candidato presidenziale americano ha recentemente minacciato di non proteggere alcuni paesi dalla Russia se fosse rieletto.

Paola Puerari è interessato ad uno studio dell’INED pubblicato questa settimana, dal quale risulta che più soldi guadagna una donna, più la coppia rischia di separarsi.

Infine, da non perdere la domanda molto interessante di David Castello-Lopes chi si chiede se sia possibile attaccare un paese con i pipistrelli?

28 minuti è la rivista di attualità di ARTE, presentata da Élisabeth Quin dal lunedì al giovedì alle 20:05. Renaud Dély dirige lo spettacolo del venerdì e del sabato. Questo podcast è coprodotto da KM e ARTE Radio.

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