Bruno Retailleau, “un portavoce della RN” secondo la deputata della RN Laure Lavalette

Bruno Retailleau, “un portavoce della RN” secondo la deputata della RN Laure Lavalette
Bruno Retailleau, “un portavoce della RN” secondo la deputata della RN Laure Lavalette
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Per la deputata del Raduno Nazionale Laure Lavalette, ospite questo martedì di RMC-BFMTV, il ministro dell’Interno Bruno Retailleau dà l’impressione di essere un “portavoce della RN” dopo le sue ultime posizioni.

Tutto a dritta! La nomina di Bruno Retailleau a ministro degli Interni provoca una svolta a destra del governo. La Marina militare non si sbaglia e ne è addirittura felice. “Quando ascoltiamo Bruno Retailleau, abbiamo l’impressione che sia un portavoce della RN, che ha capito cosa vogliono i francesi sull’immigrazione”, assicura martedì a RMC e BFMTV il portavoce del gruppo RN all’Assemblea nazionale, Laura Lavalette.

“Quando si vuole espellere i delinquenti stranieri per proteggere i nostri figli, non possiamo che essere d’accordo. Quando si vuole imporre una doppia punizione, espellere i delinquenti stranieri, controllare i flussi migratori, non possiamo che essere d’accordo”, assicura l’eletto.

Con qualche riserva, però. “Conosciamo gli LR. Spesso parlano come noi in campagna elettorale e quando arriva il momento di governare governano come i macronisti. Sono tornati più immigrati legali con Nicolas Sarkozy che poco prima con Lionel Jospin”, constata il deputato del Var.

Faccia a faccia: Laure Lavalette – 01/10

La RN è d’accordo con Bruno Retailleau sullo Stato di diritto?

“Abbiamo comunque l’impressione che Bruno Retailleau abbia la volontà politica e tanto meglio, sarà meno da fare una volta saliti al potere”, aggiunge Laure Lavalette.

Anche le osservazioni di Bruno Retailleau sullo Stato di diritto piacciono alla RN, mentre il nuovo ministro dell’Interno ritiene che esso “non sia intangibile, né sacro”. “È un insieme di regole, una gerarchia di norme, un controllo giudiziario, una separazione dei poteri, ma la fonte dello Stato di diritto è la democrazia, è il popolo sovrano”, ha affermato. – affermò.

Per Laure Lavalette, “quello che Bruno Retailleau voleva dire è che lo Stato di diritto non è immutabile e questo è più o meno quello che ha detto Laurent Fabius”, assicura il deputato della RN. “Lo vediamo nel triste caso di Philippine. Quasi tutti i magistrati affermano che la legge è stata rispettata e che l’indagato è stato rilasciato dopo riduzione di pena e scarcerato dal CRA. Quando questo non protegge più, allora dobbiamo cambiare la legge”, spiega.

“La censura non è un gioco”

In queste condizioni, non ci sarà alcuna censura immediata del governo da parte della RN. “Giudichiamo un albero dai suoi frutti”, avverte Laure Lavalette. «La censura non è un gioco, non si censura come può fare l’estrema sinistra, che vuole mettere in disordine le istituzioni. Daremo una possibilità al prodotto. Quando ascoltiamo Bruno Retailleau, capiamo che sul piano migratorio il governo ha capito cosa si aspettavano i francesi.

L’eletto dubita però che ci possa essere una vera svolta in materia di sicurezza “quando ascolteremo il ministro della Giustizia”, Didier Migaud, ex deputato socialista e garante di sinistra del governo di Michel Barnier.

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