Un film contro il presidente russo, realizzato utilizzando l’intelligenza artificiale (AI), è appena stato lanciato in Europa. “Volevo che capissimo che è un codardo”, riassume il suo direttore, il polacco Patryk Vega.
Poutine (il film)
- Età : Due settimane (rilasciato il 10 gennaio)
- Funzione : intrattenere, informare, criticare
- Parole chiave : Trashitude, mafia, politica, Polonia, intelligenza artificiale
Perché ne stiamo parlando?
“Putin” non è più solo il nome di una figura politica, è anche il titolo di un film biografico. Uscito il 10 gennaio in alcuni paesi europei, il film del regista polacco Patryk Vega è tutt’altro che unanime.
Guarda il trailer del film (in inglese; immagini generate dall’intelligenza artificiale)
Cosa dice
La storia inizia nel 2026, quando Putin, rannicchiato in ospedale e bagnato nei suoi escrementi, si ritrova impotente di fronte alla disfatta dell’esercito russo. Dopo questo punto di partenza immaginario, il film utilizza molteplici flashback per raccontare l’ascesa del dittatore russo, dalla sua infanzia difficile fino al periodo nel KGB. Questo viaggio è scandito non solo dalla violenza estrema, ma anche da riflessioni sul bene e sul male, in un contesto di religiosità quasi metafisica.
Chi è Patryk Vega?
Sconosciuto al di qua del grande oceano, e perfino nell’Europa occidentale, Patryk Vega è una star in patria da circa vent’anni. Viene descritto come “l’enfant terribile del cinema polacco”. Questo Malabar con la testa rasata e tatuaggi fino al collo suscita regolarmente polemiche ed è diventato noto per le sue serie televisive sul mondo della criminalità organizzata. Otto anni fa, il suo film Botox aveva attirato nelle sale cinematografiche in tre giorni 712.000 spettatori, un grande successo al botteghino.
Grazie, intelligenza artificiale
A proposito di botox, come ricreare il volto perfettamente liscio e impassibile del leader russo? Il ruolo principale è sicuramente interpretato da un sosia di Putin, l’attore polacco Sławomir Sobala. Ma per aumentare la credibilità, Vega ha utilizzato la tecnologia di deepfakeche gli ha permesso di ricostruire identico il volto del despota. “È stato molto difficile, ci abbiamo messo due anni”, spiega il regista, contattato da La stampa in Polonia. All’inizio abbiamo provato a collaborare con gli studi CGI [Computer-Generated Imager] a Los Angeles. L’effetto è stato orribile, perché l’intelligenza artificiale non comprende le emozioni umane. Alla fine, abbiamo creato la nostra tecnologia. »
Traduci est per ovest
Inizialmente Patryk Vega voleva realizzare un film sulla mafia russa. A causa della guerra in Ucraina, ha scelto di ricorrere più direttamente al “più grande mafioso di tutti”. Il regista 48enne rivendica chiaramente un “attacco artistico” contro Vladimir Putin. Allo stesso tempo, sostiene di aver voluto fornire al pubblico una chiave per comprendere chi sia veramente l’uomo forte di Mosca. “In genere abbiamo paura di ciò che non conosciamo”, afferma. La mia idea con questo film era di sbloccare la sua mente e dimostrare che è un codardo. In questo modo le persone avranno meno paura. »
Progettato nella toilette
Essendo in prima linea contro una possibile invasione russa, la Polonia avrebbe potuto apprezzare questo film contro il padrone del Cremlino. Apparentemente non è così. Oltre ai risultati deludenti al botteghino, Poutine è stato pubblicizzato dalla stampa polacca. Un critico dei media online Onetto dice che avrebbe voluto uscire durante la proiezione, ma è rimasto per avvisare meglio i potenziali spettatori. Lo stesso critico critica la violenza di questo film “disastroso sotto ogni punto di vista… che sembra concepito nel cesso”. Patryk Vega si difende dicendo che il suo film è “di buon gusto” e piuttosto “delicato”, considerando la brutalità del personaggio.
In Germania
L’accoglienza sembra essere stata più sfumata in Germania, dove la gente ha seriamente messo in dubbio questo UFO politico-cinematografico. Bert Rebhandl, critico indipendente residente a Berlino, ha visto il film per il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung. Parla piuttosto di un “film biografico controverso”, non solo per il suo lato trash, ma anche per le libertà in termini di fatti. “Ci sono dettagli congetturali che molti storici metterebbero in discussione, in particolare per quanto riguarda la guerra in Cecenia e Daghestan e gli attacchi terroristici a Mosca”, riassume. La stampa. Bert Rebhandle ritiene invece che il film sia un “brillante tentativo di capire chi è veramente Putin” e che il suo mix di generi contribuisca a questo successo.
Quale futuro?
Poutine sarebbe stato acquistato da un distributore americano, ma non sappiamo ancora se verrà proiettato in Quebec. Una cosa è certa: in Russia non verrà proiettato, almeno non ufficialmente. Patryk Vega ha corso un rischio attaccando il maestro del Cremlino, noto per il suo lato risentito? Il regista fa un piccolo sorriso e risponde. «Sono cattolico, lo sai. Credo che Dio sia più forte di Putin…”