Donald Trump sarebbe stato condannato se non fosse stato eletto, secondo il rapporto del procuratore speciale

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Jack Smith, incaricato di indagare sul tentativo di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020, stima in un rapporto che “le prove erano sufficienti”.

Pubblicato il 14/01/2025 10:01

Aggiornato il 14/01/2025 10:05

Tempo di lettura: 1 minuto

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, a Washington (Stati Uniti) durante il funerale di Jimmy Carter, il 9 gennaio 2025. (TING SHEN/AFP)

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sarebbe stato condannato per il suo presunto tentativo di ribaltare il risultato delle elezioni del 2020 se non avesse vinto le elezioni presidenziali del novembre 2024, secondo un rapporto del procuratore speciale Jack Smith pubblicato martedì 14 gennaio dall’American media. La Procura speciale ne è quindi convinta “le prove erano sufficienti per ottenere e mantenere una condanna al processo”.

Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca il 20 gennaio, è stato indagato nell’ambito dell’indagine sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 da parte di una folla di sostenitori repubblicani a Washington per contestare l’elezione di Joe Biden a presidente. Jack Smith, il procuratore speciale incaricato di condurre le indagini, ha archiviato il procedimento penale federale contro il futuro presidente dopo la sua vittoria alle elezioni presidenziali dello scorso novembre.

Poco dopo la pubblicazione del rapporto, nella notte tra lunedì e martedì, Donald Trump ha reagito, con un messaggio virulento sulla sua piattaforma Truth Social, definendo Jack Smith un “disturbato”. Il procuratore speciale ha lasciato il Dipartimento di Giustizia la settimana scorsa, pochi giorni dopo aver presentato il suo rapporto finale.

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