Dune: Prophecy offre una diversa interpretazione visiva degli Harkonnen, raffigurandoli in modo meno stereotipato rispetto al romanzo.
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- “Dune: Prophecy”, una serie spin-off della HBO di “Dune”, esplora le origini della confraternita Bene Gesserit.
- La serie è criticata per la sua narrazione prevedibile tipica dei prequel.
- Gli Harkonnen di “Dune: Prophecy” provengono dal pianeta Lankiveil, il che spiega la loro differenza di aspetto rispetto ai loro discendenti nei film di Villeneuve.
La nuova serie HBO esplora le origini di Dune
Franchise della Warner Bros.’ si arricchisce di una nuova serie, Dune: Prophecy. Questa produzione della HBO esplora le origini della sorellanza Bene Gesserit, ambientate 10.000 anni prima degli eventi dei film Dune e Dune 2 di Denis Villeneuve. Nonostante un cast di qualità, che include Emily Watson e Olivia Williams, e un’impressionante scenografia/costume, la serie fatica ad affascinare.
I limiti dei prequel
I prequel spesso faticano a evitare la trappola della prevedibilità. In effetti, tendono semplicemente a riempire gli spazi vuoti, raccontando ciò che il pubblico già sa. “Dune: Prophecy” non fa eccezione. Se a volte vengono rivelati nuovi elementi della storia, si tratta più di aneddoti che di veri e propri colpi di scena.
Le origini degli Harkonnen
Un aspetto particolarmente atteso di “Dune: Prophecy” è la spiegazione del cambiamento nell’aspetto degli Harkonnen. Nella serie, sono interpretati da Emily Watson e Olivia Williams, che sfoggiano pelle e capelli caucasici, in netto contrasto con i personaggi pallidi e calvi della saga cinematografica di Villeneuve.
Harkonnen non di Giedi Prime
In “Dune: Prophecy”, gli Harkonnen provengono dal pianeta Lankiveilun mondo freddo molto più accogliente di Giedi Prime, un pianeta industriale vulcanico in orbita attorno a un sole nero. Questo clima rigido e oscuro spiegherebbe l’evoluzione della loro pigmentazione e del loro temperamento. Il trasferimento della Casata Harkonnen da Lenkieveil a Giedi Prime potrebbe essere rappresentato nella serie, ma su una scala temporale di 10.000 anni, è una transizione che avviene nel corso di molti secoli e conflitti. Per coloro a cui piace vedere la storia immaginaria svolgersi lentamente, la serie sarà una delizia. Gli altri attenderanno con impazienza il terzo film di Denis Villeneuve, previsto per il 2026.