Frédéric Beigbeder ha da tempo oltrepassato i limiti, sempre trasparente riguardo al suo utilizzo di sostanze vietate. Ma nel dicembre 2024 lo scrittore ricevette un avvertimento che avrebbe dovuto ricordare. A pochi giorni dall’uscita del suo nuovo romanzo, racconta l’accaduto, sulle colonne di Domenica alla Tribune, questo 12 gennaio.
Grazie alla medicina moderna se l’è cavata per un pelo. Frédéric Beigbeder è una delle voci che contano nel letteratura francese contemporanea. Parallelamente alla sua carriera di autore, Beigbeder è stato scrittore di slogan pubblicitari Young & Rubicam. Ma un giorno la sua strada incrocia quella di Michel Houellebecq. L’autore diEstensione del campo di lotta scuoterlo “Smettila di fare libri nelle tue serate mondane e i vostri locali notturni, scrivete di quello che è oggi il centro del potere, senza il quale non c’è nuova economia, né stampa, né politica: la pubblicità.” Beigbeder segue questo consiglio. È la nascita di 99 franchi. Lascia la pubblicità dedicarsi alla scrittura. L’autore di L’amore dura tre annista riscuotendo ancora una volta un grande successo Un romanzo francese, Finestre sul mondo, O Oona e Salinger. Ma le cattive abitudini e gli eccessi – alcol e droghe – sono duri a morire. Nel 2022, dice finalmente addio pubblico alla cocaina, cosa che ammette che è stata una compagna di lunga data.
Le turbolenze, però, non sono finite. Nel dicembre 2023, ilscrittore sposato con la fotografa Lara Micheli e padre di tre figli viene accusato di stupro nel dicembre 2023. Una giovane accusa l’autore di aver imposto una relazione sessuale non consensuale in una stanza d’albergo anche se era minorenne al momento dell’incidente. L’indagine è stata chiusa nel luglio 2024 a causa di “l’assenza di prove serie o coerenti” e il fatto che “il reato appare insufficientemente caratterizzato”.
Frédéric Beigbeder sul suo nuovo trattamento: “Se riesco a mangiarlo senza morire subito…”
Nel dicembre 2024, quasi sei mesi dopo la chiusura del dossier, Frédéric Beigbeder, 59 anni, ha subito un infarto. Nelle colonne di Domenica alla Tribunaquesto 12 gennaio, colui che si prepara a pubblicare un nuovo romanzo ispirato a suo padre, Un uomo solosi arrende. Seduto insieme al giornalista davanti alla carne rossa – alla quale normalmente non ha assolutamente diritto – l’enfant terribile delle lettere francesi confessa: “Pfff mi vergogno. Ho avuto un infarto tre settimane fa, terapia intensiva, stent e tutto il resto; i cardiologi mi hanno detto di smettere di mangiare carne rossa, vedi che resisto poco.” Rivela il trattamento a cui ora dovrà sottoporsi: “Se riesco a mangiarlo senza morire subito, È grazie alle medicine che prendo, statine, che abbassano il colesterolo. Ho anche un beta-bloccante per rallentare la pressione sanguigna, e l’aspirina per fluidificare il sangue, per non parlare l’insulina che inietta il diabetico che sono tutto il giorno. Vedi, non sono svezzato, ho solo sostituito le sostanze vietate con quelle legali!”
È impossibile per chi scrive non notarlo si è verificato il suo attacco di cuore il giorno del “data dell’anniversario della custodia della polizia”. E l’autore ricorda un altro consiglio di Michel Houellebecq: “Scrivi ogni libro come se dovessi morire il giorno della pubblicazione.” “Ecco, assicura Era quasi vero! Una settimana dopo aver inviato le ultime correzioni sulle ultime bozze, ero in terapia intensiva”. Il peggio ormai sembra essere alle spalle…