Paddington torna sul grande schermo: a sette anni dall'uscita del secondo film sulle avventure del piccolo orsetto peruviano rifugiatosi a Londra, un nuovo lungometraggio lo vede tornare alle origini per avventure nel cuore della foresta amazzonica .
La prima mondiale di “Paddington in Perù”, diretto da Dougal Wilson, si terrà domenica a Londra, alla presenza degli attori protagonisti Olivia Colman, Hugh Bonneville e Antonio Banderas, prima dell'uscita l'8 novembre nel Regno Unito, poi nel febbraio 2025 in Francia.
Questa volta l'iconico orsetto di peluche con il montgomery blu e il cappello rosso, icona della letteratura per bambini britannica, torna in vacanza nel suo paese natale per far visita a sua zia Lucy.
Accompagnato dalla sua famiglia adottiva, i Brown, si ritroverà coinvolto in incredibili avventure alla ricerca della mitica città perduta dell'Oro dell'Eldorado.
Hugh Bonneville interpreta ancora una volta Mr Brown, mentre sua moglie questa volta è interpretata da Emily Mortimer.
Nel cast figurano anche l'attrice premio Oscar Olivia Colman nel ruolo di una suora stravagante e lo spagnolo Antonio Banderas nel ruolo dell'avventuroso capitano di una barca.
In francese, l'orso, grande fan della marmellata di arance ed estremamente goffo, è doppiato dall'attore Guillaume Gallienne.
Ben Whishaw (saga di James Bond, Il ritorno di Mary Poppins) gli presta la voce nella versione originale.
I primi due film, usciti nel 2014 e nel 2017, sono stati enormi successi al botteghino, incassando oltre 500 milioni di dollari in tutto il mondo.
Paddington nasce nel 1958 dalla penna dello scrittore inglese Michael Bond, morto nel 2017 all'età di 91 anni.
I bambini hanno potuto seguire le avventure del cucciolo d'orso in una quindicina di libri pubblicati fino al 2014, venduti più di 35 milioni di copie e tradotti in più di 40 lingue.
Negli anni '70, la BBC ha prodotto una serie animata, prima che Paddington arrivasse nei cinema nel 2014, in un lungometraggio diretto da Paul King. Il regista ha firmato anche la seconda opera.
Michael Bond lo aveva immaginato una sera di Natale del 1956, quando dopo aver visto un orsacchiotto solitario nella vetrina di un grande magazzino londinese, decise di regalarlo a sua moglie e di intitolargli la stazione più vicina a casa loro.
