il film ripercorre fedelmente l'indagine sugli attentati del 13 novembre 2015?

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Diretto da Cédric Jimenez, “November” è un film che racconta i cinque giorni di indagini seguiti agli attentati del 13 novembre 2015.

Il 13 novembre 2015 gli attentati colpirono Parigi e lo Stade de di Saint-Denis, uccidendo 130 persone. Viene subito avviata un'indagine antiterrorismo per rintracciare i terroristi in fuga. Questa storia vera, ancora fresca nella memoria di molti francesi, ha dato vita a un film uscito nel 2022, sette anni dopo. Diretto da Cédric Jimenez, Novembre non si concentra tanto sugli attentati quanto sulle indagini della polizia tra Parigi, Bruxelles e il Marocco e sui cinque giorni successivi alla tragedia.

Nel casting, il regista di Bac Nord è circondato dal crème del cinema francese: Jean Dujardin, Anaïs Demoustier, Sandrine Kiberlain, Jérémie Renier, Lyna Khoudri e Raphaël Quenard sono nel cast di questo film ispirato a fatti reali, e soprattutto molto recenti. Tutti i personaggi degli investigatori sono stati certamente inventati per proteggere la loro identità, ma “sono tutti ispirati a persone reali”, rivela Cédric Jimenez.

Il regista e lo sceneggiatore Olivier Demanger hanno incontrato anche alcuni agenti di polizia coinvolti nelle indagini sugli attentati del 13 novembre e membri della sottodirezione antiterrorismo (Sdat), per rendere il film tanto autentico quanto autentico. è preciso. “Ho trascritto le loro azioni, il modo in cui funzionano queste unità… racconta il regista ad Allociné. Naturalmente non mi hanno dato accesso a tutti i loro file, ma tutto ciò che riguarda l'operazione, l'organigramma e il modo in cui operano è vero.

Cosa è vero, cosa è falso?

Novembre ripercorre i cinque giorni di indagini seguiti agli attentati del 13 novembre 2015. Se gli sceneggiatori hanno documentato le indagini, gli agenti di polizia restano comunque vincolati al segreto delle indagini. Diversi elementi della trama vengono modificati. È il caso delle false piste seguite dallo Sdat, e in particolare dell'arresto di un infiltrato o dell'arresto di un trafficante di cocaina. Lo sceneggiatore Olivier Demangel spiega a Le Parisien che si tratta di “un miscuglio di diverse storie di false piste nelle indagini del 13 novembre o degli attentati a Charlie Hebdo”, mescolate in modo che le persone arrestate ingiustamente non possano denunciare il film per diffamazione. Inoltre, le varie scene in cui la procedura non veniva rispettata sarebbero state inventate, riferisce Le Parisien.

Tuttavia, gli elementi del film sono effettivamente fedeli alla realtà. È il caso della scena dell'assalto al Raid o del fatto che si tratti della testimonianza di Samia Novembre (conosciuto in realtà sotto il falso nome di Sonia), che ha contribuito a sbloccare le indagini e a svelare dove si nascondeva Abdelhamid Abaaoud. La vera Sonia, però, ha criticato il film per averla fatta apparire come una donna velata, che secondo lei rifletterebbe “convinzioni religiose e un'ideologia jihadista paragonabile a quella degli autori degli attentati del 13 novembre”. Alla fine del film è stato aggiunto uno striscione di avvertimento per chiarire la situazione su sua richiesta.

Sinossi – Diversi attentati hanno colpito Parigi il 13 novembre 2015, mettendo in allerta il sottodirettorato antiterrorismo, guidato da Héloïse e dal suo braccio destro Fred. Devono gestire una situazione completamente nuova e trovare questi terroristi in fuga il più rapidamente possibile. I telefoni squillano in tutte le direzioni, gli indizi volano ma la squadra deve mantenere il sangue freddo e non lasciarsi prendere dalle emozioni. Ma compaiono disaccordi tra i “vecchi” piuttosto litigiosi e i più giovani che lavorano con il sentimento. Fino a una telefonata che cambia il corso delle indagini…

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