A Rennes, questo festival mette in discussione la giustizia attraverso il cinema documentario

A Rennes, questo festival mette in discussione la giustizia attraverso il cinema documentario
A Rennes, questo festival mette in discussione la giustizia attraverso il cinema documentario
-

Tre domande a Marianne Bressy, programmatrice del festival Images de Justice.

L’anno scorso avete festeggiato i 20 anni del festival, come si presenta questa nuova edizione senza concorso?

Gli studenti delle carriere sociali dello IUT mi hanno fatto venire voglia di fare questa edizione. La prima giornata è stata programmata con un film per le scuole e due proiezioni pubbliche. I temi saranno la questione dell’immigrazione, della violenza sui minori e della radicalizzazione religiosa, trattati dal punto di vista della loro cura. Sentivo i giovani preoccupati per il futuro politico, ecologico e sociologico, questo mi ha fatto venir voglia di rispondere con il cinema.

In quale modo?

Il secondo giorno si concentrerà sui valori degli attivisti. È previsto un incontro con Pierre Douillard-Lefèvre, autore di Sciogliere, una storia di procedure di dissoluzione come quella delle Rivolte della Terra che non ebbero successo. E il film Relax di Audrey Ginestet, attorno alle donne che aiutano Manon, incriminata per il caso Tarnac, a preparare la sua difesa. Con domande sulla libertà di espressione, sul rifiuto del mondo capitalista e del collettivo come atto di resistenza.

Volevi un ultimo giorno più divertente?

Con il falso processo dell’avvocatura e le domande: come presentarsi come avvocato in un processo più politico che giuridico? L’avvocato è obbligatorio, ma è necessario? È un eroe che sostiene i valori repubblicani e difende le libertà fondamentali? Oppure è un imbonitore che difende l’indifendibile senza scrupoli?

Il signor Descamps-Guézou, avvocato del foro di Rennes, rappresenterà l’accusa e Sarah Mayo, studentessa avvocato, la difesa. Sarà la presidente Catherine Glon a decidere i dibattiti. È un modo letterario e spettacolare di sollevare queste domande. In anticipo trasmetteremo il documentario avvocato del diavolo di Olivier Meyrou, attorno agli avvocati d’ufficio di Michel Fourniret e della sua compagna Monique Olivier.

Dal 14 al 16 maggio 2024, a Rennes, tutto il programma su www.comptoirdudoc.org

Con la libreria Come dire!

-

PREV “La Caccia a Gollum”, nuovo adattamento de “Il Signore degli Anelli”, riporterà alla memoria i fan
NEXT Hai un’ottima memoria se ottieni almeno 10/15 in questo quiz su Les Bronzés sont du ski