“Joker 2”, “Megalopolis”, “Emmanuelle”… Perché gli spettatori fanno le smorfie al cinema

“Joker 2”, “Megalopolis”, “Emmanuelle”… Perché gli spettatori fanno le smorfie al cinema
“Joker 2”, “Megalopolis”, “Emmanuelle”… Perché gli spettatori fanno le smorfie al cinema
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Dopo un’estate segnata dal successo dei film francesi, il ritorno al cinema non accontenta tutti.

Molti lungometraggi molto attesi hanno avuto un inizio preoccupante, se non catastrofico.

TF1info decifra le disgrazie di “Megalopolis”, “Joker 2: Folie à deux” ed “Emmanuelle”.

Box office, il tuo universo spietato. Anche se l’affluenza nelle sale francesi è buona, con quasi 10 milioni di spettatori a settembre (+10,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), non va a vantaggio di tutti. Se certi film piacciono Le Comte de Monte Cristo et Succo di scarabeo, Succo di scarabeo attirare folle, altri hanno evidentemente mancato l’incontro con il pubblico. Autopsia di tre clamorosi flop…

“Megalopoli”, il naufragio atteso

L’osservazione: Tredici anni dopo TwixFrancis Ford Coppola tornò all’attività con questo ambizioso affresco futuristico, in gran parte finanziato con i suoi fondi personali. Megalopoli sarebbe costato tra i 120 e i 135 milioni di dollari… Ad oggi avrebbe incassato solo 9,4 milioni di dollari, di cui 6,5 milioni negli Stati Uniti. In Francia si è raggiunto il picco di 188.000 iscrizioni in due settimane.

La nostra analisi : Mescolando peplo, fantascienza e satira politica, l’autore di Padrino offre un film ibrido che confonde più che affascina, nonostante la sua innegabile generosità visiva. Nella sua intervista con TF1Info, il regista 85enne sottolinea di essere stato spesso in anticipo sui tempi. Solo che la nuova generazione è già molto impegnata…

C’è da interrogarsi anche sulla scelta di Adam Driver nel ruolo principale. Da quando ha interpretato il malvagio Kylo Ren nella nuova trilogia di “Star Wars”, l’ex protagonista maschile della serie Ragazze non ha mai dimostrato che fosse “bancabile”, nonostante tutto l’amore che abbiamo per lui. Il destino di Megalopoli Sarebbe stato diverso con Leo DiCaprio sul poster?

“Joker 2”, lo scherzo brutto

L’osservazione: A Hollywood è diventato un affare di stato. Anche se è iniziato ai vertici del botteghino, questo sequel del film fenomeno del 2019 mostra risultati ben al di sotto delle aspettative. Anche se la major prevedeva un fatturato iniziale di circa 70 milioni di dollari, si è accontentata di 37 milioni di dollari, ben lontano dal record di 96,2 milioni di dollari della prima parte. In Francia ha attirato 539.233 spettatori nella prima settimana, mentre il suo predecessore aveva superato 1,6 milioni in sette giorni.

La nostra analisi: Joker 2: Folie a due è stato uno degli eventi cinematografici del rientro a scuola. Ma il soffietto cadde rapidamente. Negli Stati Uniti, l’istituto Cinemascore, che raccoglie le opinioni dei primi spettatori, gli ha assegnato un voto “D”, il peggiore della storia per un film ispirato a un fumetto. Alcuni non digeriscono la scelta della commedia musicale per mettere in scena l’incontro tra Arthur Fleck e Harley Quinn. Altri, un finale (molto) sorprendente che dà la sensazione che Todd Phillips stia smentindo il primo film.

Antiblockbuster assoluto sulla carta, il primo Burlone aveva guadagnato un miliardo di entrate, cosa inaudita per un film così oscuro e violento. Assicurandosi i servizi di Lady Gaga, Todd Phillips e Warner potrebbero legittimamente sperare di espandere ulteriormente il proprio pubblico. Tranne no. Se la cantante ha fatto un lavoro di promozione, molti spettatori rimpiangono la sua mancanza di sintonia con Joaquin Phoenix, sullo schermo e fuori, come in una strana sequenza, catturata alla fine della proiezione del film alla Mostra del Cinema di Venezia…

“Emmanuelle”, il grande malinteso

L’osservazione: nel 1974, Emmanuelle di Just Jaeckin sconvolgeva la morale e attirava folle nei cinema. In mostra in Francia per dieci anni ininterrottamente, le peregrinazioni sessuali dell’eroina interpretata da Sylvia Kristel faranno il giro del mondo e daranno vita a numerosi seguiti discutibili. Mezzo secolo dopo, quello della regista Audrey Diwan raggiunse il picco di 44.381 spettatori due settimane dopo la sua uscita…

La nostra analisi: In un’intervista, Audrey Diwan lo spiega Emmanuelle non è né un remake né un nuovo adattamento del romanzo di Emmanuelle Arsan. Ma un dramma femminista post-MeToo che mette in discussione il posto del desiderio nella società attuale. Troppo cerebrale? Non abbastanza carnale? Nonostante la sua bellezza plastica, questo dramma ambizioso non ha mai l’odore proibito del primo film.

C’è anche la questione del casting. Inizialmente è stata scelta Léa Seydoux per interpretare il ruolo dell’eroina, in viaggio d’affari a Hong Kong. Star internazionale fin dalla sua partecipazione alla saga di James Bond, l’attrice avrebbe potuto portare la sua aura mediatica. Alla fine è Noémie Merlant (Ritratto della ragazza in fiamme, L’Innocente) che ha ereditato il ruolo. Ma nonostante tutto il suo talento, non è riuscita a suscitare la curiosità del pubblico.


Jérôme VERMELIN

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