“Megalopolis”, il traballante megaviaggio futuristico di Francis Ford Coppola – rts.ch

“Megalopolis”, il traballante megaviaggio futuristico di Francis Ford Coppola – rts.ch
“Megalopolis”, il traballante megaviaggio futuristico di Francis Ford Coppola – rts.ch
-

A 85 anni, il cineasta vincitore di due premi per “Secret Conversation” e “Apocalypse Now” Francis Ford Coppola torna con “Megalopolis”, tredici anni dopo “Twixt”. Autoprodotta, questa parabola futuristica dalle ambizioni colossali uscita il 25 settembre oscilla tra il sublime e il grottesco.

È riduttivo dire che abbiamo atteso l’ultimo film di Coppola, annunciato a torto oa ragione come il suo film testamentario, con un misto di eccitazione e apprensione. Un affresco colossale del valore di quasi 120 milioni di dollari che il cineasta sognava per decenni prima di realizzarlo con i propri fondi. Il risultato, designato come favola, beneficia chiaramente dell’essere visto come una farsa. E questo detto senza alcun sarcasmo.

È quindi a New Rome, una versione futuristica di New York mista a riferimenti antichi, che si svolge questa storia distopica e decadente. Lì, Cesar Catilina (Adam Driver), un architetto visionario che ha scoperto un materiale ritenuto indistruttibile ed eterno, si oppone a Cicerone (Giancarlo Esposito), il sindaco conservatore della città, per ricostruire la città su basi più sostenibili. Da parte sua, la figlia del sindaco, Julia (Nathalie Emmanuel), una persona del jet set apparentemente superficiale, si innamora di Cesar che la distrae dai valori retrogradi di suo padre.

Tanto generoso quanto indigesto

Narrato dalla voce ricorrente dell’assistente personale di Cesar (Laurence Fishburne), “Megalopolis” si distingue come un’allegoria dell’America moderna. Un circo patetico, un balletto grottesco in cui Coppola si destreggia tra politica, media, finanza, moda e arte. Il tutto schiacciato in una millefoglie tanto generosa quanto indigesta che passa, senza preavviso, dal sublime allo straziante, dal brillante al plumbeo, camminando costantemente sopra il vuoto.

Se possiamo ammirare l’inventiva da far rizzare i capelli del film, una sorta di patchwork XXL dei precedenti lungometraggi di Coppola, se possiamo lasciarci trasportare da certe sequenze vertiginose (in particolare le scene in cui Cesar influenza il tempo come una materia organica), se la dimensione puramente cinematografica è sorprendente, rimaniamo molto più scettici di fronte alla pachidermica pesantezza con cui il cineasta afferma il suo punto di vista, la sua moralità e la sua visione complessivamente molto conservatrice del futuro dell’umanità.

>> Guarda il dibattito cinematografico Vertigo dedicato al film:

Dibattito cinematografico: “Megalopolis” di Francis Ford Coppola / Vertigo / 6 min. / Venerdì alle 09:11

Un traballante inno al genere umano

I dialoghi sono simili al cattivo Shakespeare, a volte prendono in prestito dal latino, cantano verità concise, sottolineando prove che sono, a dir poco, banali. Con questa impressione un po’ sgradevole di ritrovarsi davanti alla classe di un professore di storia-filosofia prossimo alla senilità.

Quanto a questa città futuristica e utopica che il guru Cesar crea alla fine del film, rimaniamo sbalorditi dalla bruttezza siderale degli effetti visivi che Coppola ricorre per materializzarla sullo schermo. E mentre i personaggi appaiono tutti estasiati di fronte a questo labirinto digitale che imita motivi vegetali, è assente lo stupore che dovrebbe commuovere il pubblico di “Megalopoli”. Un climax per il climax di questa parabola che impone una nuova città in cui nessuno vorrebbe vivere decentemente.

Nonostante tutte le sue qualità e il fascino che possiamo provare nei suoi confronti, sarebbe comunque deplorevole se l’immenso lavoro di Francis Ford Coppola si concludesse con questo traballante e goffo inno al futuro del genere. umano.

Rafael Lupo/occhio

“Megalopolis” di Francis Ford Coppola, con Adam Driver, Nathalie Emmanuel, Talia Shire, Dustin Hoffman, Jon Voigt, Giancarlo Esposito, Aubrey Plaza, Shia LaBoeuf. Nei cinema francofoni dal 25 settembre 2024.

Nota: 3/5

-

PREV 3 film da vedere questa domenica
NEXT ancor prima delle riprese, la serie è già al centro di un processo