questo thriller toccante è un successo e si colloca in cima alla Top 10

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Arrivato in punta di piedi su Netflix, il thriller drammatico “Stolen” ha conquistato il primo posto nella Top 10 dei film francesi. Concentratevi su questo primo lungometraggio di successo e su questo invito a un viaggio tanto mozzafiato quanto affascinante nell’estremo nord.

La sorpresa di Netflix arriva dal freddo

Attualmente nella Top 10 dei film Netflix Taxi 5 di Franck Gastambide, la novità Woody Woodpecker: avviso di accampamentoo il documentario Le verità di Jennifer. Ma soprattutto, in primo luogoil thriller drammatico svedese Rubatoaggiunto recentemente.

Adattamento dell’omonimo bestseller di Ann-Hélén Laestadius pubblicato nel 2022, Rubato racconta la storia di Elsa, una giovane donna del nord della Svezia che decide di agire, frustrata dall’inazione della polizia locale quando un uomo inizia a macellare le renne della comunità indigena Sami. Mentre la polizia classifica questi crimini come furti di bestiame, Elsa, traumatizzata nella sua infanzia dal brutale assassinio di una renna, farà di tutto affinché questi atti di bracconaggio vengano riconosciuti come crimini d’odio contro la comunità Sámi.

Una storia ispirata a fatti realmente accaduti

Rubato è diretto da Elle Márjá Eira, lei stessa della comunità Sámi e che dirige l’attrice principale Elin Kristina Oskal, anche lei Sámi. Questo è il primo lungometraggio del regista e il debutto sullo schermo dell’attrice. Se Rubato è una finzione, è tuttavia ispirata a fatti reali e offre una rappresentazione molto fedele della vita quotidiana della comunità Sámi.

Elsa (Elin Kristina Oskal) – Rubata ©Netflix

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Aggiunto il 12 aprile al catalogo dei film Netflix, Rubato ha scalato rapidamente la Top 10 per conquistare il primo posto. Attualmente è il quarto film Netflix più visto al mondo, ma potrebbe ancora risalire nella classifica generale. Una bella prestazione per l’industria cinematografica svedese, le cui produzioni restano tradizionalmente di nicchia.

Un thriller commovente e “locale”.

Al di là del suo intrigo poliziesco, ben realizzato ma senza innovare nel genere, Rubato è noto per la sua fotografia e l’attenzione ai dettagli della cultura Sámi. Una cultura locale in cui l’allevamento delle renne è centrale. In tal modo, Rubato è molto bello dentro le sue foto. Ma è anche nella sua intenzione riconciliare l’uomo con la natura magnificandola.

E infatti lo spettatore si lascia piacevolmente inebriare dai fantastici paesaggi del Grande Nord, dalle mandrie, così come viene messo a conoscenza della xenofobia e abuso su animali.

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